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Molto Reverendo in Xto Padre



P. C.

È cosa propria de'novitii il render conto dal suo Pellegrinaggio con ogni simplicità dovuta à loro superiori. Io benche sono già passati l'anni del mio novitiato tutta via non mi manca per gratia del Signore questo sentimento d'haver quella schetezza appresso il mio Superiore. Prego alla Maestà divina che si degni di mantenermi vita durante nello stato di vero novitio, èrche sò di certo che ogniuno che desidera d'esser libero di tal stato è contrasegno ch'egli vuol tornare à dietro della via perfetta. Vengo dunque con questa à dar conto à V. R. come suo indegnissimo in X.to figlio del viaggio che hò fatto da Bologna à Milano. Partito che fui da Bologna accompagnato dal fratello Gaspari Santini, arrivai verso la sera à Modena dove fui ricevuto con la solita carità della Compagnia e la mattina seguente partii da lì e fui à tempo di Pranzo à Reggio dove hò trovato il Padre Provinciale di Venetia, il quale haveva scritto à Bologna che vi stava aspettandomi. Non posso così facilmente spiegar la gran carità usata verso da me da tal Padre. E fra altre cose che fece haveva dato avviso à tutti i colleggi per dove dovevo passare che da un colleggio all'altro mi dassero un Padre per compagno, mà perche havevo havuto sempre meco il detto fratello Santini, non hò voluto mai accettar altri Padri di più for che nel Colleggio di Piacenza havevo trovato una lettera scritta dal detto Provinciale al Rettore che per ogni modo mi dia un Padre sino à Milano, ciò nono hò potuto mai sfuggir