Page:Romani Collegii Societatis Jesu Musaeum Celeberrimum 1678.pdf/80

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De Horologiis Musaei.
Ad descriptionem Horologiorum quae Musaeum adornant, redeo, habet itaque primo loco pendulum horodicticum, qui per speculi diaphanum spatium horas monstrat, subtus verò penduli extremitate affixo genio, seu Angelo agmen ludentium puerulorum in theatro catoptrico intus adornato repraesentat.
Adest secundo loco refractum Horologium quod horas usque ad duodecimam in grande speculum tam dextrè refringit, ut nusquam compareant numeri, sed horas in grande speculum reflexas, justa temporis horarii constitutionem ostendit.
Horologium rotale Musicam sonans.
Tertio loco adest Horologium et multi laboris et industria conspicuum, quod praeter horas quas describit, praevium, antequam sonet, canticum, Salve Regina, per octodecim differentium notarum campanulas, et loco mediarum horarum hymnum, Ave maris stella, suavissima ac exacta melodia auribus praeludi.
Quarto loco extat Horologium aliud, quod verè Theatrum mundi ac temporis vocari potest. Horologium quippe est simplicissimum quoad partis intrinsecae compositionem, sed universalissimum in applicatione, in hoc praeterquam quod prima et secunda minuta horaria in suis privatis circulis describat, etiam universi terraquei globi, coelestiumque sphaerarum motum scitissimè, praeterea horarum Italicarum, Astronomicarum, et antiquarum concursum toto anno exactissimè demonstrat, quot videlicet minutis quotidie crescat, aut decrescat dies, quodnam quotidie sit punctum meridianum in horis Italicis, quae sint puncta ortiva, et occidua, in horis Astronomicis, quis sit arcus semidiurnus, quibus partibus mundi, quove temporis momento sit meridies, quibus ortus, quibus occasus. Sic quoque in coelesti Sphaera Zodiaci signa perlustrando ingressum et progressum, ac egressum Solis ab uno tropico ad alterum fidelissimè et absque omni errore indicat. Est itaque Horologium istud astrolabium in figuram parallelogrammam reductum, atque in Cartam Geographicam in quibus circuli coelestes ad parallelas lineas reducti totius sphaerae et globi terrestris symmetriam situmque exhibeat. Index porro qui has vices subit non circulari progressu movetur, sed per lineam rectam, quae est hasta quam manu tenet figura Saturni quadrigae insedentis, est itaque indicis loco auro fulgens et conspicua quadriga, quae ad motum Horologii insensibiliter per lineam rectam ab ortu in occasum procedendo 24 differentes meridianos perlustrans omnes enarratos effectus, scitè describit; cujus Horologii accuratam descriptionem ac demonstrationem privatim luci dabo.
Omitto hic Aquatica Horolgia, utpote quae ad suam classem potiori jure spectant: solùm addo, quod nobilissimum hoc Musaeum novo Horologii additamento brevi ditabitur. Est in procinctu lampas, scilicet horometra, quae absque omni alio superadjuncto tam diu, quam oleo fota durat, lychnoque accenso horas describat; cujus certitudinem praxis experientia jam edocuit, quae et publicae luci destinata merito hujus celebris Musaei mirandis raritatibus conferti sacro igne ut elucescat Deo dante consecrabitur. Quicunque curiosiora hujus generis desiderat, is adeat l. x. Artis Magnae Lucis et Umbrae, partem primam, per multa capitula.

Gli orologi del Museo


Torno alla descrizione degli orologi che ornano il Museo: al primo posto c’è un pendolo che segna le ore e le indica attraverso la superficie di uno specchio: essendo fissato sotto, ad un’estremità del pendolo, un genio o un angelo, esso rappresenta una schiera di bimbi che giocano in un teatro catoptrico sistemato all’interno.
In secondo luogo c’è un orologio che si avvale dell’effetto della rifrazione, perché rifrange le ore fino alla dodicesima in un grande specchio, così abilmente che in nessun luogo appaiono i numeri, ma indica le ore riflesse nel grande specchio, secondo la determinazione oraria del tempo.

Orologio musicale a ruota

Al terzo posto c’è un orologio di grande complessità, che oltre ad indicare le ore, prima di suonarle, accenna al cantico del Salve Regina con 18 campanelle di note differenti e al posto delle mezzore, l’inno Ave Maris Stella, con una melodia che suona dolcissima e perfetta agli orecchi.
Al quarto posto c’è un altro orologio che si potrebbe davvero chiamare Teatro del mondo e del tempo. Quanto alla struttura interna, è un orologio semplicissimo, ma nella prestazione è quanto mai universale, specialmente per il fatto che nei suoi cerchi descrive i minuti primi e secondi dell’ora, e inoltre dell’universo globo terracqueo, e con grande sapienza il moto delle sfere celesti; mostra inoltre con molta precisione la coincidenza in tutto l’anno delle ore italiche, astronomiche e antiche, e poi di quanti minuti ogni giorno cresca o diminuisca il dì, quale sia ogni anno nelle ore italiche il punto meridiano, quale sia il tempo del sorgere del sole e del suo tramonto, nelle ore astronomiche quale sia l’arco semidiurno, in quali parti del mondo o in quale momento sia mezzogiorno, dove sorga e dove tramonti il sole. Così pure nella sfera celeste, indicando le costellazioni dello Zodiaco, segna senza alcun errore ma assai fedelmente l’entrare, l’avanzare e l’uscire del sole da un tropico all’altro. Perciò codesto orologio è un astrolabio costruito in forma di parallelogrammo e di carta geografica in cui i circoli celesti, trascritti in linee parallele, mostrano la corrispondenza e le diverse posizioni dell’intera sfera e del globo terrestre. L’indice che percorre queste vicende non si muove con moto circolare progressivo, ma in linea retta, ed è un’asta tenuta dalla mano di una immagine di Saturno che siede un una quadriga; e perciò le veci dell’indicatore le fa la quadriga risplendente d’oro, che al movimento dell’orologio procedendo insensibilmente in linea retta dal sorgere del sole al tramonto attraverso i 24 differenti meridiani, descrive bene tutti gli effetti citati; darò privatamente alla luce l’accurata descrizione e spiegazione di quest’orologio.
Tralascio qui gli orologi acquatici, perché riguardano più esattamente quel particolare settore: aggiungo solo che ben presto questo nobilissimo Museo si arricchirà di un nuovo orologio. È quasi pronto un lume, che ha la stessa funzione di un orologio, e dura tanto quanto l’alimentazione d’olio; indica le ore grazie all’accensione del lucignolo; l’esperienza concreta ne ha dimostrato la precisione, e, giustamente destinato all’esposizione, sarà consacrato col sacro fuoco di questo celebre Museo, pieno di meravigliose rarità, affinché, se Dio lo vorrà, ne riceva la luce.

Chiunque voglia cose più curiose di questo genere, veda l.X di Arte grande della luce e dell’ombra, parte prima, in molti capitoli.