Difference between revisions of "Page:Romani Collegii Societatis Jesu Musaeum Celeberrimum 1678.pdf/79"
ArchivesPUG (talk | contribs) m (→top: added Template:TurnPage, replaced: <references/> → <references/> {{TurnPage}}) |
|||
Footer (noinclude): | Footer (noinclude): | ||
Line 1: | Line 1: | ||
− | <references/> | + | <references/> {{TurnPage}} |
Latest revision as of 11:22, 6 May 2020
circulo per axim indice instructam vel horas, vel humidum et siccum demonstrat, ex quibusdam puteis, qui ad diversa anni tempora aqua plus, minusve replentur, fieri potest thermometrum quod continuo motu quatuor anni tempora distinguat, quinimo ad certa interdistincta spacia (si executor mechanicus accuratus fuerit) sono campanulae graduum aut anni mutatum tempus sonoro strepitu accidisse commoneat, sicque in sphaera vitrea caloris et frigoris gradus distinguuntur, de quibus vide Kircherum.
De Horologiis.
Ad quinque species reduci possunt Horologia, vel enim primò sunt Clepsydrae. Secundò Sciaterica seu Solaria. Tertiò Hydraulica. Quartò Sympathica: et demum Mechanica. Singulorum horum aliquot in Kircheriano Musaeo inde passim distributa cernuntur.
Clepsydrae sunt instrumenta, quibus temporis continuatio in aequalia et arbitraria spacia dividitur per aequalem portionem aquae aut arenae, quae continuo per proportionata horis metiendis spatia et per foramina labitur, ut aqua depleta instrumento revoluto, denuo per tempus aequale priori temporis spacio defluat. In horum fabrica requiruntur duo vitrea vasa, quae ligneo aut metallino septo conservantur, aequalitas arenae aut aquae, proportionatum foramen, et juxta quantitas: qualitas arenae illa optima est, quae siccioris et gravioris ponderis est; aqua vero sit defaecatissima. Ex quibus una machina videtur, quae non solùm horas demonstrat, sed et insuper in altam fontis asperginem erumpit.
dotata com’è di un indicatore per mezzo di un perno, indica sia le ore sia l’umido e il secco; da alcuni pozzi, che secondo le diverse stagioni dell’anno si riempiono ora più ora meno d’acqua, se ne può ricavare un termometro, che con movimento continuo distingue le quattro stagioni e addirittura a certi ben distinti intervalli (se la realizzazione tecnica è precisa) avverte con il suono di una campanella il cambiamento del clima o della stagione, e così nella sfera di vetro si distinguono i gradi di calore e di freddo; in proposito vedi Kircher.
Gli orologi
Gli orologi si possono dividere in cinque categorie: prima ci sono le clessidre. Poi quelli sciaterici o solari. Terzo, quelli idraulici, al quarto posto vengono quelli magnetici, ed infine quelli meccanici. Nel Museo Kircheriano se ne vedono distribuiti qua e là esemplari di ciascun genere.
Le clessidre sono strumenti grazie ai quali lo scorrere del tempo è segnato da spazi uguali ma arbitrari, in virtù di un’equivalente porzione di acqua o di sabbia, che scorre continuamente durante spazi di tempo proporzionati alle ore da calcolare, attraverso forellini, in modo tale che, defluita tutta l’acqua, capovolto lo strumento, riprenda a scorrere poi per un tempo uguale al periodo precedente. Per costruirle servono due recipienti di vetro, custoditi in una teca di legno o di metallo, ugual quantità di sabbia o d’acqua, un foro proporzionato e relativo alla quantità: la qualità migliore di sabbia è quella più asciutta e più pesante; l’acqua invece sia estremamente pura. Tra queste clessidre ce n’è una che non solo indica le ore, ma per giunta emette un alto spruzzo d’acqua.