Page:Romani Collegii Societatis Jesu Musaeum Celeberrimum 1678.pdf/42

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inscriptione eorum colligitur, Deae Opi ab Augusto consecracta fuisse, inscriptio docet.

TEMPL. OPIS AUGUSTI

Lib. V. alterum

verò Lib. II.

Spectatur et hic prisca Romanorum statera, magnitudine palmari.
Item statera in China usitata, de qua alibi in hoc libro.
Huc referri possunt duae urnae AEgyptiacae hieroglyphicis notis rarae, atque penicillo effigiatae: vasa referunt in magnitudine paria, altitudinis bipalmaris ex Agathe in Hungaria è subterraneis ruinis, et tumulis effossa; quae quidem non mensurae genus, sed vasorum speciem referunt, à piae, augustissimaeque memoriae Ferdinando IV.
Rege Romanorum, Ferdinandi III. Caesaris filio, Kirchero, eo tempore, quo Oedipo insudabat, ad hieroglyphicorum, quae in eo continebantur, interpretationem faciendam transmissae.

CAPUT VI.

Apparatus Rerum Peregrinarum ex omnibus Orbis plagis collectus.

IN tres Classes praesens caput distribuo; in prima maris monstriferi foetus; in secunda, Terrae mirabilium animantium matris partus; demum peregrinarum volucrium, ac variarium Regionum raros fructus, et rara quaedam Naturae prodigia sine discrimine, currente calamo perstringam.
Occurrit itaque primo loco Magnes Aeolius, mole exiguus, sed virtute magnus. Pisciculus est, quo in Musaei laqueari intra nauticae pyxidis ventorum Schemata, et differentias ad Mundi plagas collocata referentia, pendulus, qui se continuo motu agitando, numquam quietus manet, nisi supra ejus venti Rhombo, qui extra muros actu spirat, itaque ad flantium ventorum varietatem, in omni ventis impervio loco se rostro suo ad Rhombum venti actu flantis, convertit. Vocatur hic piscis Hirundo marina, seu Piscis volans. Hispanicè Voladore.
Magneticam hanc ad ventos conversivam virtutem alius quoque Piscis, habet, Physa nuncupatus, Mediterranei maris, maximè illius plagae, ubi Nilus in mare devolvitur, incola; Piscis est totus Sphaericus in globum à natura decircinatus.
Cauda Syrenis. Piscis ex Hispanorum relatione maris Indici, propè Insulas Moluccas, mulieris formam referens. Caput habet rotundum, nec multum à reliquo corpore discretum, nasum modicè inter utramque malam protuberantem, palpebris oculis nostris simillimis, aures aliquanto promissiores; labra, dentes, et reliqua corporis membra, humanis paria, ubera rotunda, et lacteo humore turgentia, brachia aliquanto longiora humanis, manus cartilagineas, anserum instar, ad natandum aptas; quibus remorum loco utitur; Caeterum pro sexus varietate ad generationem requisita omnia, quae postea in piscem definit, caudâ novem circiter palmorum longâ; Piscis cauda in Museo Romano asservatur, longa palmos novem, in latitudine adaequat palmum in parte grossiori,unde in acumen paulatim diminuitur. Rarae virtutis dote praeditus est hic Piscis ad Sanguinis profluvium: dicitur ejus pulvis in hęmorrhagia inspersus, omnibus aliis restrictivis longè praestare, et quidem hac virtute magis femellae, quàm masculi pollent.

Branchia Balaenae. Balaena Piscis est, facile omnium quos prodigioso

come si ricava dalla loro iscrizione; essa informa che furono consacrati da Augusto alla dea Opi.

NEL TEMPIO DI AUGUSTO AD OPI

Lib. V, l’altro

Invece Lib. II.

Si vede ancora qui l’antica stadera romana, lunga un palmo.
Anche in Cina è usata la stadera, di cui vedi altrove in questo libro.
Si possono citare a questo punto due recipienti egizi, notevoli per i caratteri geroglifici, e dipinti: si dice che i vasi, di pari ampiezza, alti due palmi, provengano da Agathe, in Ungheria, da rovine sotterranee e tombe; esse non come misure di capacità ma per la bellezza esteriore furono inviate da Ferdinando IV, Re dei Romani, figlio di Ferdinando III, a Kircher all’epoca in cui si affaticava sull’Edipo, per interpretare i geroglifici in esso contenuti.

CAPITOLO VI.
Collezione di oggetti stranieri provenienti da ogni regione del mondo


Distribuisco il presente capitolo in tre categorie di oggetti: nella prima descriverò creature del mare, generatore di mostri, nella seconda i prodotti di mirabili esseri animati della Madre Terra, infine accennerò in breve a rari esemplari di varie regioni e ad alcuni eccezionali prodigi naturali.
Ebbene, al primo posto viene il magnete eolico, di piccole dimensioni ma di grandi poteri. È un pesciolino, sospeso nel soffitto del Museo, entro le immagini della rosa dei venti, che indicano gli oggetti posti nelle diverse parti del mondo; esso, agitandosi in un continuo movimento, non si ferma mai, a meno che si volga per un turbine di quel vento che sia introdotto da fuori dalle mura, ebbene, a seconda del variare del soffio del vento, in un luogo pure inaccessibile al vento si volge col suo rostro secondo la direzione del soffio. Questo pesce si chiama rondine marina, o pesce volante, in spagnolo voladore.
Questa virtù magnetica orientabile ai venti la possiede anche un altro pesce, chiamato fisa, diffuso nel mar Mediterraneo, soprattutto alla foce del Nilo; è un pesce completamente sferico, dalla natura quasi descritto con il compasso.
Coda di sirena. Pesce, secondo le notizie degli Spagnoli, proveniente dall’Oceano Indiano, presso le Isole Molucche, a forma di donna. Ha un capo rotondo, non molto distinguibile dal resto del corpo, il naso appena sporgente tra le mascelle, palpebre ed occhi assai simili ai nostri, orecchie piuttosto lunghe; labbra, denti, e le altre membra del corpo pari a quelle umane, mammelle tornite e turgide di latte, braccia un po’ più lunghe di quelle umane, mani cartilaginose simili alle zampe delle oche, atte al nuoto; se ne serve come di remi; inoltre, in relazione alla differenza sessuale, ha tutti gli organi che servono alla procreazione; finisce come un pesce con una coda lunga circa nove palmi; la coda del pesce si conserva nel Museo Romano: lunga nove palmi, in larghezza arriva ad un palmo nella parte più spessa, poi si assottiglia a poco a poco. Questo pesce ha una virtù particolare, in relazione ai flussi di sangue: si dice che la sua polvere sparsa sull’emorragia, supera di gran lunga ogni altro antiemorragico e di questa virtù sono più ricche le femmine che i maschi.

Branchie di balena. La balena è un pesce,