Page:Obelisci Aegyptiaci Interpretatio hieroglyphica 1666.pdf/36

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CAVANDOSI nell'horto de i Reverendi Padri della Minerva, si come à Vostra Signoria è noto, portò il caso, che fosse ritrovato un'Obelisco, il quale quanto appariva inferiore nella grandezza à tutti gli altri, altrettanto rimiravasi più perfetto, e più intero di quanti ne siano. Al Padre Atanasio Kircher intendente di questi, fù imposto, che ne dasse piena contezza; mà conciosia che l'annua Missione alla Madonna della Montorella lo necessitasse à non procrastinare con la dimona, lasciò à me'l pensiero, che scoperto restasse prontamente servito con un disegno l'Illustrissimo Monsignor Nini hora Cardinale di Santa Chiesa, per Nostro Signore, et altresì n'inviassi un'altro verso Tivoli, ove compita la Missione stantiarebbe. Accadè che solamente trè lati si potettero disegnare, onde io impatiente di più indiugiare l'esecuzione di ciò, che mi fù comandato, così imperfetto, esequii, quanto richiedeva la mia servitù. Nella risposta fattami dal Padre, con gran meraviglia di chi vide, e di molte persone di dottrina non ordinaria, mi mandò il quarto lato, disegnato di proprio pugno. A vista cotanto inaspettata, stupefatto, e curioso corsi di subito à vedere se corrispondeva con l'originale, e rinvenni esser'il medesimo contenuto, senza segno di variatione alcuna, anzi in quei luoghi dove non v'erano scolpite figure, Egli supplì, con espormi ciò che mancava. Per tanto vengo con esercitare le mie obligationi dar parte alla sua curiosità del seguito, sapendo il desiderio con che lo bramava; accioche possa faticare le sue fameliche brame di quelle curiosità, et antiche cognitioni, che la rendono cotanto riguardevole appresso tutti. Non voglio però tralasciare di significarle, che vi fù più d'uno, che volle oppormi; ciò non procede, che per voler rimirare la dottrina de' Professori con lo specchio di Smirna, il quale fferiva Laide l'immagini tutte, che ivi specchiavansi. L'odio rende caliginoso l'intelletto, ne sà discernere l'ingenuità dal ben operare, ne'i virtuosi; con il loro gracchiare però nulla conchiudoo al sentir di Demostene: Ea est calumniaturis natura, in crimen vocare omnia probare verò nihil. O se à questi si dette il rigoroso castigo deferitto dal sopradetto Filosofo, non si trovarebbero più maldicenti! Non è cosa disusata; Tullio parlando de'i suoi secoli in questi accenti proruppe: Est huius seculi labes quaedam et macula virtuti invidere, velle ipsum florem dignitatis effrigere. Se questi havessero veduti gl'elogii, che al Padre Kirchero sono stati dati, trà gli altri quello dell'Eminentissimo Caponi, riferito nell'Edipo, e le testimonianze c'hanno fatte tanti Antiquarii in prova de i frammenti, che supplì nell'erettione dell'Obelisco Panfilio, non haberebbero ardire di favellarne, che con pensato giudicio. Finalmente se non dan fede à miei detti, rivolgino la parte dell'Obelisco Ludovisiano, ove parimente supplì al