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del Regno; ed error del Soave; l. 15. c. 13. n. 7. 8. e 10. suo voto sopra la concessione del Calice; l. 18. c. 4. n. 8. partenza per Roma; l. 22. c. 11. n. 2. ritorno a Trento; e somme lodi date da lui al Pontefice e al Cardinal Borromeo; l. 23. c. 7. n. 7. varie sue osservazioni per la riformazion de Vescovi e de Regolari; l. 24. c. 3. n. 3. e c. 6. n. 2.
Bartolomeo della Queva Cardinale come fosse vicino al Pontificato; l. 14. c. 10. n. 3.
Bartolomeo Sebastiani Vescovo di Parti favorisce l'autorità pontifica presso agli Spagnuoli; l. 20. c. 9. n. 11.
Bartolomeo Serigo Vescovo di Castellaneta supplice al Massarelli infermo nell'ufficio di Segretario; l. 16. c. 12. n. 9. l. 19. c. 15. n. 1. l. 21. c. 12. n. 1. suggestione attribuita à lui dal Musotto; l. 16. c. 12. n. 10.
Basilea; vedi Concilio.
Bastiano Gualtieri Vescovo di Viterbo e Nunzio di Francia spiana le difficoltà della Bolla intimatrice del Sinodo; l. 15. c. 1. n. 5. vien richiamato à Roma, e perché; l. 15. c. 14. n. 4. è mandato a Trento per negoziare col Lorenese; l. 19. c. 2. n. 4. e 5. varij sensi scoperti in esso; l. 19. c. 4. n. 1. 2. e 3. diligenze per conciliarlo al Pontefice; l. 19. c. 8. n. 4. e c. 9. n. 6. e segu. industrie per guadagnarsi i Francesi; e buon successo di ciò; l. 19. c. 10. n. 1. 2. e 3. andata a Roma per le loro petizioni; e bugie del Soave; l. 19. c. 11. n. 3. e 5. suo ritorno, e risposte; l. 20. c. 6. n. 7. e 8. nuovi consigli per addolcire, e per unire più strettamente il Cardinale col Papa; ivi n. 9. c. 7. n. 1. fin al 6, c. 9. n. 3. e 4. c. 10. n. 2. afflizione per la poca fermezza del primo; l. 20. c. 12. n. 7. e segu. ombre del medesimo verso di lui; l. 20. c. 16. n. 6. trattati segreti col Ferier e col Pontefice sopra il finimento del Sinodo; l. 21. c. 5. n. 2. 3. 4. e 5. e c. 11. n. 4. ritorno à Roma con Istruzioni del Lorenese e del Cardinal Morone; l. 22. c. 2. n. 5. e 6.
Bastiano Leccavela Arcivescovo di Nasso succede al Vescovado di Lettere per morte del Pantusa; l. 18. c. 14. n. 3.
Bastiano Pighini Uditor di Ruota viene al Concilio in tempo di Paolo Terzo; l. 5. c. 17. n. 9. Uffizij à lui commessi da' Presidenti; l. 6. c. 1. n. 8. sua promozione alla Chiesa d'Aliffe, indi di Ferentino, e in ultimo di Manfredonia; l. 8. c. 9. n. 1. e l. 11. c. 8. n. 6. andata à Roma per difender la causa del traslazione; l. 10. c. 15. n. 2. Nunziatura in Germania, e larghe facoltà; l. 11. c. 2. n. 6. suo viaggio, e suoi trattati con Cesare; ivi n. 16. chiamata di esso à Roma in tempo di Giulio; l. 11. c. 8. n. 4. nuova spedizione all'Imperadore; ivi n. 6. Istruzioni à lui date sopra la convocazione del Sinodo, e sopra l'affare di Parma; e malignità del Soave; l. 11. c. 9. n. 3. e 4. difficoltà che incontra nel secondo negoziato; l. 11. c. 10. per tutto. sua elezione in Presidente del Concilio; l. 11. c. 13. n. 1. arrivo à Trento, l. 11. c. 14. n. 2. ambasciata venutagli dal Pontefice intorno alla sua dichiarazione in Cardinale; l. 13. c. 1. n. 10. preminenza ch'esercita nella malattia del Crescenzio; l. 13. c. 3. n. 2. e 3.
Bastiano Re di Portogallo manda suo Ambasciadore à Trento in tempo di Pio; l. 15. c. 20. n. 1. uffizij usati con questo per la seguita confermazione del Sinodo; e piena osservazione comandatane da esso in tutti i suoi Stati; l. 24. c. 9. n. 15.
Bastiano Vanzio d'Arimini Amministrator d'Orvieto discorre dottamente sopra l'Istituzione de' Vescovi, l. 18. c. 14. n. 9. accende l'opera della riformazione per cagion d'un suo motto; l. 21. c. 8. n. 1. reca un lunghissimo voto contra il decreto de Clandestini e de' Figliuoli di famiglia; l. 22. c. 4. n. 19. 20. 21. e 22. risponde ad un inventiva del Vescovo di Guadix sopra gli Ufficiali di Roma; l. 23. c. 3. n. 28.
Bando Imperiale promulgato contro à Lutero; l. 1. c. 28. n. 7. perde il vigore nella Germania dopo la partita di Cesare; l. 2. c. 1. n. 6. e 7.
Battesimo se sia necessario in voto per ottener la giustificazione, e falsità del Soave; l. 9. c. 4. n. 7. e 8. discorsi del medesimo Scrittore sopra il carattere, sopra il valore, e sopra la materia e la forma essenziale di questo Sacramento; l. 9. c. 5. e c. 6. per tutto. disputazioni intorno al rimedio pensato dal Gaetano per li figliuoli de' Fedeli che muoiono nel ventre materno; l. 9. c. 8. n. 2. e segu.
Benefiziati, e loro riformazione; l. 18. c. 6. n. 6. e 7. l. 23. c. 11. decr. 12. l. 24. c. 7. n. 1. decr. 8.
Benefizij ecclesiastici: discorsi del Soave intorno all'origine e alla qualità loro; l. 8. c. 17. n. 2. fin al 9 e l. 9. c. 9. n. 1. e segu. decreti stabiliti in Concilio sopra la collazione e l'amministrazione di essi; l. 9. c. 11. n. 1. e segu. e c. 12. n. 6. calunnie del Soave intorno al riscuoter pagamento nella loro collazione; l. 17. c. 9. n. 7. e 8. traslazione nelle Matrici de' Beneficij ruinosi ed irreparabili; ivi n. 9. decreto esaminato e fermato sopra la proibizione di molti Beneficij una Testa; e malignità del suddetto Scrittore; l. 23. c. 3. n. 15. e 30. e c. 11. n. 5. e segu. varie ordinazioni in rispetto a' Mandati di provvedere alle obbligazioni imposte ne' Beneficij, alle illecite condizioni nel loro provvedimento, ed all'annullazione de' Regressi; l. 23. c. 11. n. 2. 3. e 4. c. 12. n. 3. e l. 24. c. 7. n. 1. decr. 5. e 7. vedi Unione.
Benefizij Curati: varij decreti in tempo di Paolo Terzo sopra la collazione e l'amministrazione di essi; l. 9. c. 11. n. 4. fin al 12. trattati in Bologna intorno al rivocar le preterite concessioni di tener insieme più Benefizij di cura; l. 10. c. 2. n. 7. controversie fra' Padri per la loro provvisione; e trè partiri offerti da Pio Quarto; l. 22. c. 1. n. 18. e