Page:Indice Pallavicino 1656-1657.djvu/25

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da Lutero nella risposta; l. 2. c. 1. n. 7. e 10. titolo che ottiene dal Papa di Difensor della Fede; ivi. n. 9. amore impudico ch'ei porta ad Anna Bolena; e stabilimento suo di sposarla; l. 2. c. 15. n. 8. e 9. nullità pretesa da esso del suo matrimonio con Caterina d'Aragona; ed Ambasciadori che perciò spedisce al Pontefice; ivi. n. 1. fin a' 15. Congregazioni deputate da questo su quell'affare; e spedizione del Legato Campeggi in Inghilterra; ivi. n. 12. e segu. causa avocata a se da Clemente; sospetti e dispiacere d'Enrico; l. 2. c. 17. n. 1. fin al 7. promesse da lui fatte agli Eretici di Germania in aiuto e in vantaggio loro sopra l'adunamento del Sinodo; l. 3. c. 6. n. 1. sue diligenze per distaccare il Papa da Cesare, e per far rimetter la causa nel Regno; ma indarno; l. 3. c. 11. n. 3. e c. 14. n. 5. proibizione fattagli dal Pontefice di qualunque nuovo maritaggio; c. 14. n. 5. e 6. Occulto e indi solenne sponsalizio di esso con la Bolena, e sentenza del Papa in contrario sospesa per qualche tempo; ivi. n. 7. e 8. dispregio ch'egli mostra verso la Corte Romana; l. 3. c. 15. n. 1. promulgazione fattasi quivi della sentenza, morte di Caterina, e scisma dell'Inghilterra; l. 3. c. 15. per tutto. Ambasciadori da lui spediti a' Protestanti per collegarsi con loro; l. 3. c. 18. n. 15. decapitazione del Fratello e d'Anna Bolena, l. 3. c. 19. n. 10. atti d'impietà esercitati per esso in odio della Chiesa; e censure e privazioni del Papa contra di lui; l. 4. c. 7. per tutto. Lega da lui fermata con Cesare a danni del Re di Francia; l. 5. c. 4. n. 24. e 25. morte ed elogio di esso; l. 9. c. 3. n. 14. disposizione fatta del Regno; l. 13. c. 6. n. 4. malignità del Soave in questi racconti; l. 3. c. 15. n. 5. e segu. l. 4. c. 7. n. 3. e segu. l. 9. c. 3. n. 15.
Enrico Quarto Re di Francia promette con giuramento a Clemente Ottavo di procurare che si riceva quivi il Concilio Tridentino; l. 24. c. 10. n. 15.
Enrico Secondo Re di Francia destina suoi Prelati al Concilio di Bologna; e conchiude parentela col Duca Orazio Farnese; l. 10. c. 2. n. 6. fa istanza appresso Paolo Terzo che non si mandino i Legati chiesti da Carlo Quinto in Germania; l. 10. c. 16. n. 3. e c. 17. n. 4. trattati di Lega col primo senza stabilimento; e suoi pensieri opposti alla sospensione del Sinodo; l. 11. c. 1. n. 3. c. 2. n. 14. e c. 5. n. 2. uffizij di Giulio Terzo verso di lui; l. 11. c. 7. n. 2. e c. 8. n. 2. rispetti che l'inducono a dar l'assenso per nuova intimazion di Concilio; l. 11. c. 8. n. 5. e 6. c. 9. n. 1. c. 2. e c. 10. n. 1. dispiacere fra lui e 'l Papa per gli affari di Parma; e Sinodo Nazionale intimato per ciò nella Francia; l. 11. c. 12. n. 7. due protesti fatti leggere da esso nel Concistoro; e risposta che ne riceve; l. 11. c. 16. n. 5. e segu. lettere ad altri suoi protesti in Concilio; l. 11. c. 15. n. 7. e c. 17. per tutto. l. 12. c. 9. n. 7. Lega fermata co' Protestanti contra l'Imperadore; ed evento di essa; l. 13. c. 5. n. 1. varij successi di guerra dentro e fuori del Regno; ivi. n. 5. esercito da lui mandato per soccorso di Siena; l. 13. c. 6. n. 2. diligenze del Papa per accordarlo con Cesare, ma senza effetto; l. 13. c. 15. n. 5. e segu. sospensione d'armi con essi, e doglienze perciò del Pontefice; l. 13. c. 16. n. 4. e segu. aiuti a questo somministrati; l. 13. c. 19. n. 2. e segu. pace che stabilisce col Re Filippo in Cambrai; e malignità del Soave intorno ad una condizione di essa; di proceder severamente all'estirpazione dell'Eresie; l. 14. c. 8. n. 4. e segu. sua morte; l. 14. c. 9. n. 1. e 2.
Erasmo Roteredamo e sue qualità; l. 1. c. 23. n. 4. inimicizia sua e de' suoi seguaci con gli Scolastici; ivi. e. n. 5. e 6. testimonianza fatta da lui in credito di Lutero; ivi. n. 7. ostacoli che frappone alla Bolla contra di esso; ivi. n. 8. e 9. lettere ossequiose le quali scrive al Pontefice; ivi. n. 9. sua morte, ed in quale stato; ivi. n. 7.
Ercole Gonzaga Cardinal di Mantova vicino al Pontificato nel Conclave ove fu eletto Pio Quarto; l. 14. c. 10. n. 2. e 7. è dichiarato da questo primo Presidente del Sinodo; l. 15. c. 6. n. 2. onori da lui ricevuti, ed andata sua a Trento; l. 15. c. 11. n. 3. e 5. proposta fatta da esso intorno alla Disciplina; l. 16. c. 1. n. 16. imputazione datagli e quivi ed in Roma nel negozio della Residenza; l. 16. c. 5. n. 5. lettere venutegli sopra di ciò dal Cardinal Borromeo; e suo disegno di partirsi in evento che s'aggiugnessero nuovi Legati; l. 16. c. 8. n. 14. fin a' 18. giustificazioni di esso e del Cardinal Seripando; e sospetti loro verso il Legato Simonetta; l. 16. c. 9. per tutto. promessa fatta da lui a fin di sedare la contesa intorno alla Residenza nuovamente risorta; l. 17. c. 1. n. 4. suo ragionamento col Visconti sopra le accennate imputazioni; l. 17. c. 3. n. 2. e 3. licenza chiesta al Pontefice; ripulsa, replica; e tre condizioni con le quali si contenta di rimanere; ivi. n. 4. fin al 9. uffizij dell'Imperadore per fermarlo in Trento; e sodisfazioni che gli fondate dal Papa; l. 17. c. 5. n. 1. molti errori del Soave in questi successi; l. 17. c. 4. n. 1. 2. 3. e 4. sua riconciliazione col Cardinal Simonetta; l. 17. c. 13. n. 1. proposta di esso sopra il concedimento del Calice; e come intesa da molti Padri; l. 18. c. 3. n. 2. lodi del Seripando in Trento, e del pontefice in Concistoro intorno alla sua persona; l. 18. c. 7. n. 4. e 9. suoi concetti sopra il nuovo di segno del Papa in aggiugner altri Legati; l. 18. c. 16. n. 1. contesa col Vescovo di Segovia intorno all'Istituzione de' Vescovi; e falsità del Soave; l. 18. c. 16. n. 8. e segu. nuova proposta sopra la Residenza; e bugie dello stesso Scrittore; l. 18. c. 17. n. 3. 4. 5. e 6.