Page:Il mappamondo cinese del P. Matteo Ricci.pdf/72

From GATE
Revision as of 10:23, 11 September 2019 by Lorenzo Mancini (talk | contribs)
This page has not been proofread


porta espressamente il nome dell'Aleni, di cui si ha una copia nella Biblioteca Braidense (AB., XV, 34) di Milano e due altre in quella della Vaticana (Barber. Orient., 151, I°,a e b) [1], è bastato a dissipare ogni dubbio, e a rendermi conto che questi due mappamondi (Ambrosiano e Braidense) sono esattamente gli stessi [2], anche come grandezza, e che le poche varianti che esistono tra di loro sono dovute alla diversità di edizione della stessa opera. Difatti il mappamondo dell'Ambrosiana deve essere posteriore all'anno 1613, anno in cui l'Aleni arrivò in Cina, e forse anteriore al 1644, anno della caduta della dinastia Mim [Ming] 明 , poichè il nome dato alla Cina è Ta Mim I Ttom 大明一統, mentre quelloi della Braidense e della Vaticana sono posteriori al 1644, poichè la Cina vi è chiamata Ta Zzim I Ttom大淸一統, dal nome della nuova dinastia

  1. La prima copia (a) ha la leggenda in alto (m. 0,435 x m. 0,255) e la carta (m. 0,49 x m. 0,24) in basso, colorata a mano. La seconda ha le stesse dimensioni e lo stesso contenuto della prima , con in più il quadro degli emisferi polari (m. 0,48 x 0,235), ma non è colorata. Laa prima copia è simile a quella della Braidense.
  2. Quando nell'autunno del 1934 mi convinsi di questa identità, confrontando questi due mappamondi, ignoravo che essa era stata già indicata più di venti anni prima dal mio dotto confratello, il P. Brucker, il quale, fin dal 1913, aveva scritto negli "Etudes" (1913, t. 137, p. 101): "L'attribucion de cette carte au P. Ricci est plus sérieuse [di quella di cui si parlerà più sotto a pp. 145-146]; mais j'ai le regret de devoir la détruire également. Je constante que cette mappemonde n'est autre que celle du P. Aleni: tracé, titre et légendes (?), tout est identique; la pièce de Milan n'a en propre que les couleurs, si elle est colorée". Se però il Brucker fosse stato non solo un acutissimo critico, come lo era incontrastabilmente, ma anche un modesto sinologo, non avrebbe certo detto che "tutto è identico", ma che le divergenze sono di poca importanza. Fa meraviglia però che abbia parlato di "leggende" poichè queste, che sono abbondantissime nel mappamondo del Ricci, non esistono per niente in quello dell'Ambrosiana. Anche il Prof. Pelliot si era accorto che questo mappamondo di Milano doveva essere dell'Aleni. Cfr. CORDIER, Biblioteca Sinica, c.3679.