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La propaganda cattolica ci guadagnò doppiamente. Da una parte i Cinesi capirono da sè, senza che il Ricci vi insistesse inutilmente e con pericolo d'irritarli, che, dopo tutto, nè il mondo, nè la civiltà, nè la cultura, e nemmeno la scienza, finivano con il Regno di Mezzo, e quindi poteva darsi benissimo che questo dottore occidentale avesse qualche cosa d'importante da comunicare loro. D'altra parte, vedendo i paesi occidentali, dai quali venivano questi dotti, così lontani dalla Cina, la paura che avevano avuto al principio di vedere il loro paese invaso da essi, diminuì di molto e quasi sparì. In questo modo si rimovevano due seri ostacoli alla predicazione del messaggio evangelico.

Ed ora ascoltiamo dal Ricci stesso come andò la cosa. "Avevano i Padri posto nella loro sala un Mappamondo Universale di tutto il mondo in nostra lettera. E, essendo inteso da'Cinsesi che cosa era questa, come cosa mai vista nè pensata, desideravano tutte le persone gravi di vederlo voltato in lettera cinese, per saper meglio quello che in essa si conteneva. Perciò l'istesso Governatore comandò P. Matteo, che già sapeva qualche cosa delle loro lettere, che gli voltasse quel mappamondo con tutte le annotazioni che in esso vi erano, perchè lo voleva far stampare e comunicarlo e comunicarlo con tutta la Cina; con che i Cinesi gliene restarebbero molto obbligati. Per questo il Padre, che sapeva mediocremente queste cose di matematica, per esser stato alcuni anni discepolo del P. Cristoforo