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per paura che ne fosse rimasto scontento nel vedere la sua [[citesPlace::Cina]] così piccola, che non era nemmeno la metà del resto del mondo, come volevano i letterati. E per questa ragione, senza dubbio, non glielo avrebbero mai presentato, se non si fossero date dopo occasioni speciali, che saranno raccontate più sotto <ref>Cfr. pp. 84-92.</ref>.
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per paura che ne fosse rimasto scontento nel vedere la sua Cina così piccola, che non era nemmeno la metà del resto del mondo, come volevano i letterati. E per questa ragione, senza dubbio, non glielo avrebbero mai presentato, se non si fossero date dopo occasioni speciali, che saranno raccontate più sotto <ref>Cfr. pp. 84-92.</ref>.
Ecco come si esprime, a questo riguardo, il [[citesName::Ricci]]: "I Padri mai ne [del mappamondo] avevano presentato al Re, pretesero che se gli desse, per paura che il Re, vedendo la sua [[citesPlace::Cina]], che i Cinesi pensavano comprendere la maggior parte del mondo, così piccola, non si sdegnasse e pensasse forse che i Nostri, per disprezzo della Cina, l'avessero descritta in quel mappamondo così piccola, come molti letterati credettero e si lamentarono de' Nostri, dicendo che avevano ingranditi ai suoi regni forastieri e fatta piccola la [[citesPlace::Cina]]. Di dove si scorge il buon giudicio di questo Re, che per se stesso intese essere la descrittione di questo mappamondo fatta con sue misure, e nessuna ingiuria essere stata fatta alla sua [[citesPlace::Cina]]" <ref>R., I, p. 578.</ref>.
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Ecco come si esprime, a questo riguardo, il Ricci: "I Padri mai ne [del mappamondo] avevano presentato al Re, pretesero che se gli desse, per paura che il Re, vedendo la sua Cina, che i Cinesi pensavano comprendere la maggior parte del mondo, così piccola, non si sdegnasse e pensasse forse che i Nostri, per disprezzo della Cina, l'avessero descritta in quel mappamondo così piccola, come molti letterati credettero e si lamentarono de' Nostri, dicendo che avevano ingranditi ai suoi regni forastieri e fatta piccola la Cina. Di dove si scorge il buon giudicio di questo Re, che per se stesso intese essere la descrittione di questo mappamondo fatta con sue misure, e nessuna ingiuria essere stata fatta alla sua Cina" <ref>R., I, p. 578.</ref>.
E pochi mesi dopo di aver finalmente presentato nel gennaio 1608 il mappamondo all'Imperatore, il [[citesName::Ricci]] nota: "Tutti i Christiani et amici si allegrono molto di questo e ne sperano qualche frutto; et anco ci tolse la paura del Re non stare satisfatto di questo mappamondo, come alcuni di puoco sapere non stanno, per parergli che la sua [[citesPlace::Cina]] è piccola, per quello che, inanzi la divolgatione di questa opera, pensavano, che almanco almanco contenesse la [[citesPlace::Cina]] la metade di tutto il mondo e non [fosse] posta in un angolo della terra sì piccola,
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E pochi mesi dopo di aver finalmente presentato nel gennaio 1608 il mappamondo all'Imperatore, il Ricci nota: "Tutti i Christiani et amici si allegrono molto di questo e ne sperano qualche frutto; et anco ci tolse la paura del Re non stare satisfatto di questo mappamondo, come alcuni di puoco sapere non stanno, per parergli che la sua Cina è piccola, per quello che, inanzi la divolgatione di questa opera, pensavano, che almanco almanco contenesse la Cina la metade di tutto il mondo e non [fosse] posta in un angolo della terra sì piccola,

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per paura che ne fosse rimasto scontento nel vedere la sua Cina così piccola, che non era nemmeno la metà del resto del mondo, come volevano i letterati. E per questa ragione, senza dubbio, non glielo avrebbero mai presentato, se non si fossero date dopo occasioni speciali, che saranno raccontate più sotto [1]. Ecco come si esprime, a questo riguardo, il Ricci: "I Padri mai ne [del mappamondo] avevano presentato al Re, né pretesero che se gli desse, per paura che il Re, vedendo la sua Cina, che i Cinesi pensavano comprendere la maggior parte del mondo, così piccola, non si sdegnasse e pensasse forse che i Nostri, per disprezzo della Cina, l'avessero descritta in quel mappamondo così piccola, come molti letterati credettero e si lamentarono de' Nostri, dicendo che avevano ingranditi ai suoi regni forastieri e fatta piccola la Cina. Di dove si scorge il buon giudicio di questo Re, che per se stesso intese essere la descrittione di questo mappamondo fatta con sue misure, e nessuna ingiuria essere stata fatta alla sua Cina" [2].

E pochi mesi dopo di aver finalmente presentato nel gennaio 1608 il mappamondo all'Imperatore, il Ricci nota: "Tutti i Christiani et amici si allegrono molto di questo e ne sperano qualche frutto; et anco ci tolse la paura del Re non stare satisfatto di questo mappamondo, come alcuni di puoco sapere non stanno, per parergli che la sua Cina è piccola, per quello che, inanzi la divolgatione di questa opera, pensavano, che almanco almanco contenesse la Cina la metade di tutto il mondo e non [fosse] posta in un angolo della terra sì piccola,

  1. Cfr. pp. 84-92.
  2. R., I, p. 578.