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Rome, moit�� 1621. Bellarmin au card. Bandini ? / Ill/mo et R/mo Signor mio os^/o
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Ill.mo et R.mo Signor mio oss.o<lb/>
Sono stato ricercato da un Cameriere di N.S. di mandare il mio parere a V.S.Ill/ma intorno al matrimonio, che si trattato gi� lun go tempo tra una figliola del Re Catholico,et il figliolo del Re d' jringhilterra. Io non ho potuto mancare di obedire V.S.Ill/ma se be ne lei sa piu di me in ogni cosa. Et credo, si ricordi di quello che io dissi, quando si trattava del matrimonio fra la figliola del Gran Duca Ferdinando di Toscana con il figliolo primogenito dell'istesso Re d'Inghilterra. Io dico liberamente il mio parere, ma non pregiu/^dico alli pi� savii,et pi� dotti. Et ho messo il mio scritto in que sta lettera, � ci� sia pi� secreto; se bene non impedisco, che V.S. Ill/ma lo mostri chi vole se gli pare necessario,utile ad gloriam Dei; ma senza utilit�,� necessit�, desidero esser secreto. Mi congra tulo della dignit� di consigliere di stato, et con ogni humilt� gli /^bacio le mani.
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Sono stato ricercato da un Cameriere di N.S. di mandare il mio parere a V.S. Ill.ma intorno al matrimonio, che si è trattato già lungo tempo tra una figliola del Re Catholico, et il figliolo del Re d'Inghilterra. Io non ho potuto mancare di obedire à V.S. Ill.ma se be ne lei sa piu di me in ogni cosa. Et credo, si ricordi di quello che io dissi, quando si trattava del matrimonio fra la figliola del Gran Duca Ferdinando di Toscana con il figliolo primogenito dell'istesso Re d'Inghilterra. Io dico liberamente il mio parere, ma non pregiudico alli più savii, et più dotti. Et ho messo il mio scritto in questa lettera, à ciò sia più secreto; se bene non impedisco, che V.S. Ill.ma lo mostri à chi vole se gli pare necessario, ò utile ad gloriam Dei; ma senza utilità,ò necessità, desidero esser secreto. Mi congratulo della dignità di consigliere di stato, et con ogni humiltà gli bacio le mani.
Arch.Vatic.Gesuiti 19 fol.194=195. Brouillon autogr.
 
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Ill.mo et R.mo Signor mio oss.o
Sono stato ricercato da un Cameriere di N.S. di mandare il mio parere a V.S. Ill.ma intorno al matrimonio, che si è trattato già lungo tempo tra una figliola del Re Catholico, et il figliolo del Re d'Inghilterra. Io non ho potuto mancare di obedire à V.S. Ill.ma se be ne lei sa piu di me in ogni cosa. Et credo, si ricordi di quello che io dissi, quando si trattava del matrimonio fra la figliola del Gran Duca Ferdinando di Toscana con il figliolo primogenito dell'istesso Re d'Inghilterra. Io dico liberamente il mio parere, ma non pregiudico alli più savii, et più dotti. Et ho messo il mio scritto in questa lettera, à ciò sia più secreto; se bene non impedisco, che V.S. Ill.ma lo mostri à chi vole se gli pare necessario, ò utile ad gloriam Dei; ma senza utilità,ò necessità, desidero esser secreto. Mi congratulo della dignità di consigliere di stato, et con ogni humiltà gli bacio le mani.