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Naples,2^ juillet 1621. Mario Spinelli � Bellarmin.
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Ill.mo e R.mo Signor mio Padrone oss.mo<lb/>
 
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La profession che di devotissimo servitore di V.S. Ill.ma di vero cuore e di tanti anni, m'affida di poter usare questi termini, dico, di non esserle importuno con mie lettere, per racordarli detta mia servitù, non per altro che per non haver ad apportar travaglio à V.S. Ill.ma, ma ben restarmi luogo per sua mera gentilezza, di poterlo fare, quando m'occorrerà d'haverl'à supplicare qualche gratia, ch'è il proprio delli pari di V.S. Ill.ma come m'occorre hora, e ne la supplico con tutto l'affetto à me possibile, come per la maggior gratia, ch'io mi possa ricever'in questa vita, et che m'è necessariissima. Mi favore V.S. Ill.ma l'anni passati farm'accapare gratia, che nella mia cappella de la terra de la Guardia, si potesse celebrar la messa, cosi l'havemo ancora nella cappella di Paola, et hora che con le sorelle mi trovo da Napoli, maggior difficultà, perch'ogni volta ohe si muta l'habitation de la casa, bisognarla nuova licenza; però ricorro al favore di V.S. Ill.ma e la supplico m'impetri la licenza come nell'incluso folio. S'a prima vista, la dimanda paresse straordinaria, e forsi ancor nova, considerato lo valore di V.S. Ill.ma sarà di poco momento, e poi è gratia che si concede à sacerdote vecchio e mal sano; ne la supplico quanto più maggiormente posso, e spero di non restar privo di questa consolation spirituale in questi pochi anni mi restano di vita, con la buona gratia di V.S. Ill.ma a chi fo per mille volte humilissima riverenza, e prego dal S.re col'mie sorelle ogni vero bene. Di Napoli à 23 di luglio 1621. Di V.S. Ill.ma e R.ma<lb/>
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humiliss.o servitore et obbligatiss.mo per sempre <lb/>
 
 
/ " ^Ill/mo e ^/mo Signor mio Padrone oss/mo
 
 
 
La profession che f� di devotissimo servitore di V.S.Ill/ma di
 
 
 
vero cuore e di tanti anni, m'affida di poter usare questi termini,
 
 
 
dico, di non esserle importuno con mie lettere, per racordarli detta
 
 
 
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V.S.Ill/ma, ma ben restarmi luogo per sua mera gentilezza, di po
 
 
 
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che nella mia cappella de la terra de la Guardia,si potesse celebrar
 
 
 
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di non restar privo di questa consolation spirituale in questi pochi
 
 
 
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per mille volte humilissima riverenza, e prego dal S/re col'mie sore
 
 
 
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(Minute de réponse) Si risponda,che dentro delle città non si concedano messe in case private, ma solo nelle ville, dove non ci è commodità di chiese; et poco fa bevendo io domandato simile licentia per uno ill.mo cavaliere mi fu assolutamente negata; et però non ardisco domandar piu tale licenza.
  
(Minute de r�ponse) Si risponda,che dentro delle citt� non si conce
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dano messe in case private, ma solo nelle ville, dove non ci � commo-
 
 
 
dit� di chiese; et poco fa bevendo io domandato simile licentia per
 
 
 
uno ill/mo cavaliere mi fu assolutamente negata;et per� non ardisco
 
 
 
7at.3esnit.iy
 
 
 
Orig.Aut.^ ^�^and.r pln tale licenza.
 
 
 
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Ill.mo e R.mo Signor mio Padrone oss.mo
La profession che fò di devotissimo servitore di V.S. Ill.ma di vero cuore e di tanti anni, m'affida di poter usare questi termini, dico, di non esserle importuno con mie lettere, per racordarli detta mia servitù, non per altro che per non haver ad apportar travaglio à V.S. Ill.ma, ma ben restarmi luogo per sua mera gentilezza, di poterlo fare, quando m'occorrerà d'haverl'à supplicare qualche gratia, ch'è il proprio delli pari di V.S. Ill.ma come m'occorre hora, e ne la supplico con tutto l'affetto à me possibile, come per la maggior gratia, ch'io mi possa ricever'in questa vita, et che m'è necessariissima. Mi fè favore V.S. Ill.ma l'anni passati farm'accapare gratia, che nella mia cappella de la terra de la Guardia, si potesse celebrar la messa, cosi l'havemo ancora nella cappella di Paola, et hora che con le sorelle mi trovo da Napoli, hò maggior difficultà, perch'ogni volta ohe si muta l'habitation de la casa, bisognarla nuova licenza; però ricorro al favore di V.S. Ill.ma e la supplico m'impetri la licenza come nell'incluso folio. S'a prima vista, la dimanda paresse straordinaria, e forsi ancor nova, considerato lo valore di V.S. Ill.ma sarà di poco momento, e poi è gratia che si concede à sacerdote vecchio e mal sano; ne la supplico quanto più maggiormente posso, e spero di non restar privo di questa consolation spirituale in questi pochi anni mi restano di vita, con la buona gratia di V.S. Ill.ma a chi fo per mille volte humilissima riverenza, e prego dal S.re col'mie sorelle ogni vero bene. Di Napoli à 23 di luglio 1621. Di V.S. Ill.ma e R.ma
humiliss.o servitore et obbligatiss.mo per sempre
Mario Spinelli.
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(Minute de réponse) Si risponda,che dentro delle città non si concedano messe in case private, ma solo nelle ville, dove non ci è commodità di chiese; et poco fa bevendo io domandato simile licentia per uno ill.mo cavaliere mi fu assolutamente negata; et però non ardisco domandar piu tale licenza.