Page:EBC 1620 07 25 2269 2270.pdf/2

From GATE
This page has been proofread


Supplico V.S. Ill.ma à farmi gratia di perdonarmi se forse huomo di niun'merito et forse anche di niuna notitia appresso di V.S. Ill.ma hò preso quest'ardire, poi che il zelo d'agiutare l'anime di questa mia cura, il bisogno universale et l'humanità di V.S. Ill.ma me n'hanno fatto animo, col ricordarmi anchora che pur talvolta io in corte, quando ho havuto qualche cosa da trattare con lei, sono stato ricevuto con molta benignità.
Non devo tralasciare di soggiungere che quando à V.S. Ill.ma para di volermi far'intendere d'haver havuto questa mia lettera, può commandare al signor Secretario che allo soprascritto dica "Seminara per Oppido", et la lettera si dia alla posta di Calabria et Sicilia alla correria del Tassis, ò vero si dia in casa di monsignore de Torres, che mi farà gratia di mandarmela. Riverentemente bacio le vesti à V.S. Ill.ma et prego da Dio ogni felicità. Da Oppido à di 25 di luglio 1620.
Di V.S. Ill.ma et Rev.ma
Hum.mo et div.mo servitore
Antonio vescovo di Oppido.
---page break---
(Minute de réponse) Si risponda che mi sono molto rallegrato del buon desiderio, che sua Signoria R.ma tiene di aiutare da vero, et con molto zelo li suoi populi, et massime i fanciulli, de quali, come dice il Sig.re, è il regno de cieli. Quello libretto de arte bene moriendi, è il sesto di quelli, che hò fatto nelli sei anni passati, nel mio ritiramento, che hò fatto fin'hora per tutto il mese di settembre, e tutti sono voltati anco in lingua italiana. Ma questo, che lei à visto, se non m'inganno, sarà l'ultimo, perche già sono vicino all'anno ottogesimo, oltra del quale non vi è altro, che labor, et dolor, come dice David. Quell'operetta che V.S. Ill.ma desidera, nessuno la può far meglio di lei, che vede il bisogno, et ha il zelo di Dio, che è il maestro di scrivere libri utili. Io non mi offerisco, perche sono quasi resolutissimo di attendere à me stesso, havendo atteso à giovar il prossimo per più di settanta anni. Ne essendo questa...