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Alla mia amatiss.a nipote, la Sig.ra Cinthia
Bellarmini
Nel monasterio di S.to Bernardo
MONTEPULCIANO Molto amata nipote. Ho visto quanto voi domandate intorno alle vesti.
Ho scritto alla sig.ra madre, che mi avisi, quando V.S. si averà da vestire et dirò si habbia da mettere la dote et le altre cose che bisognoano.
Che non si mancarà a dare buon ordine ad ogni cosa. Lei in tanto preghi piu per me, a ciò mi faccia buon servo suo. Mi raccomoando ancora alle sante orationi della molto R.da Madre Priora, a suor Maria Candida et a tutte le altre R.de Madri et Sorelle. Ho sentito grandissimo dolore che Suor Vittoria non si sia potuta confessare et communicare, et che sia morta con l'habito seculare. Io ho pregato gran tempo per Lei, a ciò non morisse quella pazzia: ma non è piaciuto a Dio l'essaudirmi: et conosco ero degno di una gratia così grande.
Di Roma li 14 di Febraro 1620.
Vostro Zio amorevoliss.o Il Card.le Bellarmino