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Ven�se,17 ao�^ 1619. Fra Zeno Capucin � Bellarmin; suivi de la mi
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Perch'io stimo molto l'opportunissima occasione del ritiramento da farsi da V.S. Ill.ma al principio del prossimo mese, come per lettere mi notificò il mio cugino don Vincenzo Zupponi, perchè attentamente et con l'animo riposato possi leggere quelli miei scritti; et dall'altra parte dubito assai ch'il padre rettore di Milano non sia per mandarne quella copia ch'appresso di se ha al detto tempo, hò pensato con l'occasione del presente lattor, quale anch'esso è mio cugino,et corriere, di mandarle l'originale; acciò, se si compiacerà, li possi con questa così buona commodità leggere e poi farli rendere allo stesso, che securi me li rimandarà. Contiene quest'opereta tre parti. Nella prima si dimo stra che l'opinione che nega la predeterminatione toto coelo è lontana dalla heresia di Pelagio, dall'errore de'Pelagiani e semipelagiani. Nella 2.a si dimostra che l'opinione contraria direttamente s'oppone alla mente et dottrina di santo Angustino. Nella 3.a si dimostra lo stesso quanto alla mente et dottrina di s. Thomaso.<lb/>
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Nella prima parte non si fa punto mentione dell'opinione contraria; ma solo si defende la nostra; che pertanto sarebbe facil cosa ottenere dal sommo pontefice licenza di farla stampare: il che se si ottenirà, la disponerò ancora meglio, l'accressarò d'alcune altre cose, si che riuscirà un libreto in ottavo di mediocre grandezza. Et questo servirà à molte cose: prima, molti restaranno desingannati di quello che ne'libri de gl'avversari tante volte si dice et replica et nelle loro schole continuamente s'inseg na, cioè che l'opinione nostra è pelagiana ò semipelagiana, ò almeno molto prossima e pericolosa. - 2°, da qui molti cavarano occasione di non credere così facilmente à quello che gli avversari in questo proposito dicono. - 3°, molti con più diligenza
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^ Ill/mo et rev/mo Sig/r Cardinale sempre osser/mo Perch'io stimo molto l'opportunissima occasione del r�tiramen-
 
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Nella prima parte non si fa punto mentione dell'opinione contraria; ma solo si defende la nostra; che pertanto sarebbe facil cosa ottenere dal sommo pontefice licenza di farla stampare: il che se si ottenir�, la disponer� ancora meglio, l'accressar� d'alcune altre cose, si che riuscir� un libreto in ottavo di mediocre grandezza. Et questo servir� � molte cose: prima, molti restaran^ ^ n o desingannati di quello che ne'libri de gl'avversap^i tante vol te si dice et replica et nelle loro schole continuamente s'inseg na, cio� che l'opinione nostra � pelagiana � semipelagiana,� almeno molto prossima e pericolosa. - 2�, da qui molti cavarano occasione di non credere cos� facilmente � quello che gli avversari in questo proposito dicono. - 3�, molti con pi� diligenza
 
 
 
 
 
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Ill.mo et rev.mo Sig.r Cardinale sempre osser.mo
Perch'io stimo molto l'opportunissima occasione del ritiramento da farsi da V.S. Ill.ma al principio del prossimo mese, come per lettere mi notificò il mio cugino don Vincenzo Zupponi, perchè attentamente et con l'animo riposato possi leggere quelli miei scritti; et dall'altra parte dubito assai ch'il padre rettore di Milano non sia per mandarne quella copia ch'appresso di se ha al detto tempo, hò pensato con l'occasione del presente lattor, quale anch'esso è mio cugino,et corriere, di mandarle l'originale; acciò, se si compiacerà, li possi con questa così buona commodità leggere e poi farli rendere allo stesso, che securi me li rimandarà. Contiene quest'opereta tre parti. Nella prima si dimo stra che l'opinione che nega la predeterminatione toto coelo è lontana dalla heresia di Pelagio, dall'errore de'Pelagiani e semipelagiani. Nella 2.a si dimostra che l'opinione contraria direttamente s'oppone alla mente et dottrina di santo Angustino. Nella 3.a si dimostra lo stesso quanto alla mente et dottrina di s. Thomaso.
Nella prima parte non si fa punto mentione dell'opinione contraria; ma solo si defende la nostra; che pertanto sarebbe facil cosa ottenere dal sommo pontefice licenza di farla stampare: il che se si ottenirà, la disponerò ancora meglio, l'accressarò d'alcune altre cose, si che riuscirà un libreto in ottavo di mediocre grandezza. Et questo servirà à molte cose: prima, molti restaranno desingannati di quello che ne'libri de gl'avversari tante volte si dice et replica et nelle loro schole continuamente s'inseg na, cioè che l'opinione nostra è pelagiana ò semipelagiana, ò almeno molto prossima e pericolosa. - 2°, da qui molti cavarano occasione di non credere così facilmente à quello che gli avversari in questo proposito dicono. - 3°, molti con più diligenza
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