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Castel Durante,19 avr�l 1619. Le due d'Urbino � Bellarmin. 4600
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^ Ill/mo e Rev/mo Sig/r mio oss/mo Devo nell'istesso tempo render molte grazie a V.S.Ill/ma e do
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Devo nell'istesso tempo render molte grazie a V.S. Ill.ma e dolermi un poco di lei; poiche col suo libro de Officio Principia Christiani, quale poco mi è capitato, m'causato grandissimo gusto legendolo, dall'altra parte mi ha fatto ben conoscere il poco mio merito con esso lei, non me ne avendo per se stessa favo rito, lasciandomi per tanto tempo digiuno di bella opera; non dimeno resto con la prima parte, e con infinito obligo al suo valore; che quanto alla seconda mi sforzerò per l'avvenire di meritare più seco di quello, che per il passato; contra il mio in tento, fatto. Nostro Sig.re Iddio conservi per molto tempo V.S. Ill.ma acciò giovi, come , al mondo, et à me, che le bacio le mani, conceda col servirla di essere da lei amato, e commandato.<lb/>
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Di Castel durante 19 Aprile 1619. /y* Di V.S.Ill/ma et Rev/ma
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Di V.S. Ill.ma et Rev.ma
Affettion/mo Servitore Il duca d'Urbino.
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Affettion.mo Servitore <lb/>
Archiv.Postul. 3 Sur la meme feuille suit la minute de la r�ponse:
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Il duca d'Urbino.
Si risponda, ch'io avendo considerato,che questo mio libretto era di poca stima, e per� mi saria stato attribuito presunzione il mandarlo tutti li Principi grandi, e per il contrario, se lo mandavo ad alcuni solamente,e non tutti, potevo esser biasimato, come parziale, mi risolvi mandarlo solamente quello,cui era dedicato, et a! suo P're,cio� a! Principe,et al R� di Polonia: e ^^^di pi� � tr� soli,con chi h� obligo particolare, cio� il Gran Du ca di Toscana,come Padrone �/a mia Patria, il Duca di Savoia,il quale h� dato la gran Croce et un grosso Priorato ad un mio Nipo te, et il duca di Parma, avendo la mia Casa da longo tempo servit� con Casa Farnese, ed anco tutta la Comp/a di Gies� mia Madre grandiesimi oblighi all'istessa Casa: et anco essendo io solito manda-
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Si risponda, ch'io avendo considerato,che questo mio libretto era di poca stima, e però mi saria stato attribuito à presunzione il mandarlo à tutti li Principi grandi, e per il contrario, se lo mandavo ad alcuni solamente, e non à tutti, potevo esser biasimato, come parziale, mi risolvi mandarlo solamente à quello, à cui era dedicato, et al suo P're, cioè al Principe, et al di Polonia: e di più à trè soli, con chi obligo particolare, cioè il Gran Duca di Toscana, come Padrone d.a mia Patria, il Duca di Savoia, il quale dato la gran Croce et un grosso Priorato ad un mio Nipote, et il duca di Parma, avendo la mia Casa da longo tempo servitù con Casa Farnese, ed anco tutta la Comp.a di Giesù mia Madre grandiesimi oblighi all'istessa Casa: et anco essendo io solito mandare
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Ill.mo e Rev.mo Sig.r mio oss.mo
Devo nell'istesso tempo render molte grazie a V.S. Ill.ma e dolermi un poco di lei; poiche col suo libro de Officio Principia Christiani, quale poco fà mi è capitato, m'hà causato grandissimo gusto legendolo, mà dall'altra parte mi ha fatto ben conoscere il poco mio merito con esso lei, non me ne avendo per se stessa favo rito, lasciandomi per tanto tempo digiuno di sì bella opera; non dimeno resto con la prima parte, e con infinito obligo al suo valore; che quanto alla seconda mi sforzerò per l'avvenire di meritare più seco di quello, che per il passato; mà contra il mio in tento, hò fatto. Nostro Sig.re Iddio conservi per molto tempo V.S. Ill.ma acciò giovi, come fà, al mondo, et à me, che le bacio le mani, conceda col servirla di essere da lei amato, e commandato.
Di Castel durante à 19 Aprile 1619.
Di V.S. Ill.ma et Rev.ma Affettion.mo Servitore
Il duca d'Urbino.
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Si risponda, ch'io avendo considerato,che questo mio libretto era di poca stima, e però mi saria stato attribuito à presunzione il mandarlo à tutti li Principi grandi, e per il contrario, se lo mandavo ad alcuni solamente, e non à tutti, potevo esser biasimato, come parziale, mi risolvi mandarlo solamente à quello, à cui era dedicato, et al suo P're, cioè al Principe, et al Rè di Polonia: e di più à trè soli, con chi hò obligo particolare, cioè il Gran Duca di Toscana, come Padrone d.a mia Patria, il Duca di Savoia, il quale hà dato la gran Croce et un grosso Priorato ad un mio Nipote, et il duca di Parma, avendo la mia Casa da longo tempo servitù con Casa Farnese, ed anco tutta la Comp.a di Giesù mia Madre grandiesimi oblighi all'istessa Casa: et anco essendo io solito mandare
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