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A D.Benedetto Cuoco che N.S.
Capua.
Rev.mio carissimo, dopo ch'io vi diedi intenzione di darvi qualche cosa, non è vacato altro che il beneficio di S.Anello, e volentieri l'hò destinato à voi, sperando che non solo siate per rendervi meritevole di esso con la buona vita e virtù vostre, ma di maggior cosa ancora. Quanto alla lite parlarò io quà con il procuratore dalli monaci di Monte Casino e vedrò di farli capaci, e quando pure loro bevessero ragione, il che non credo sia, lo lascierete senza lite, e vi provederemo all'occasione di qualche altra cosa. Salutate da parte mia il P.Rettore al quale non rispondo per non essere necessario et per trovarmi occupatissimo, e Dio N.S. vi contenti.
Di Roma li 6 d'Aprile 1619.
Vostro Amorevolissimo
Il Card. Bellarmino.
D. Benedetto Cuoco. Capua.