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Molto R.do Padre mio, Ho ricanto e letto subito la sua dottissima opera sopra le due controversie dell'andata di S.to Giacomo Apostolo à Spagna, et dell'essequie di S.to Martino celebrate miraculosamente da S.to Ambrosio. In tutte le due controversie ho trovato molta dottrina, et eloquenza, secondo il solito di V.R. Ma quanto alla verità dell'historia, nella seconda sono restato molto sodisfatto, et ho preso gusto in veder defendere il Santo Pontefice Gregorio Turonico, come al contrario piu volte ho sentito dispiacere, che l'Ill.mo Sig.or Card.le Baronio, mio tanto stretto amico, et padrone, fusse cosi facile a screditarlo.
Ma quanto all'andata di S.to Giacomo in Spagna, confesso, che io non mi sono potuto mutare dalla mia prima sentenza. Massime che non trovo nessuno autore grave, et antico, che chiaramente dica, che S.to Giacomo Apostolo sia partito di Palestina, et molto meno, che sia andato à Spagna: et per il contrario trovo, che Innocenzo primo chiaramente dice, che nessuno Apostolo habbia predicato in Spagna. Et se bene di S.to Paulo sei crede probabilmente, che sia andato in Spagna, nondimeno questo non è certo. Tuttavia mi rimetto ad ogni miglior giuditio, et in particulare à quello di V.R. che ha fatto piu studi di me in questa controversia, et ha piu ingegno, et piu giuditio. Con questo la ringratio di nuovo del dono, et mi raccomando di cuore alle sue sante orationi. Di Roma li 5 d'Aprile 1618
Di V.R.
come fratello aff.mo
Il Card.le Bellarmino.
Don Antonio Caracciolo.
della religione de'chierici regolari. Napoli.
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Ep.a Ill.mi Card. Bellar.ni in Hispanos, ob causas quas scimus, haud propensissimi.
Et pure io ne hò prodotti 23 autori antichi, nella nova Biga
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