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Rome,30 mars 1618. Bellarmin � sa soeur Cam�lle.
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Molto illustre Sig.ra sorella. Mando l'inclusa per il Sig.or Giuseppe Vignanese, à ciò V.S. si faccia consegnare D 465 di moneta et P.70, quali il mio Mastro di casa gl'ha mandato per via di Siena, se bene haverà caro che V.S. li lassi in mano del Sig.or Giuseppe, à ciò meglio si conservino fin che venga il tempo d'impiegargli in ricomperare le terre impegnate, come già si è ordinato, con li fatti già scritti, che di esse terre Lei sia padrone in vita sua, et in morte sia libera di lassarne l'usofrutto al suo marito, et dopo la morte di ambedui, ogni cosa passi alli miei nipoti, figliuoli del Sig.or Thomasso, mio fratello. Questi denari si sono ritratti di quattro luoghi di monti, che stavano in faccia di V.S. et hora si sono venduti. Et non occorre che V.S. mi scriva altro intorno alla ricompra delle terre, ma faccino da loro con consiglio de'parenti et amici: ma non spedino niente piu di quello che hora mando, perche non mi è possibile hora dare niente piu, havendo speso un gran denaro in mandare il Priore al Duca di Savoia con il mastro di casa e due servitori. Se avanzarà niente di questi D 465 P 70, potrà V.S. pigliarli à buon conto della provisione, che gli soglio dare, et mi svisi quanto si è speso, et quanto è avanzato, et Iddio la benedica. Di Roma li 30 di Marzo 1618<lb/>
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/ Molto illustre Sig/ra sorella. Mando l'inclusa per il Sig/or
 
 
 
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Il Card/le Bellarmino.
 
 
 
Alla molto illustre Signora sorella la Signora Camilla
 
 
 
Bellarmin!,ne Burratti
 
 
 
^cachet)
 
 
 
Montepulciano. A
 
 
 
Mss. Cervini 54 fol.61. Orig. ; autogr.
 
 
 
 
 
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Molto illustre Sig.ra sorella. Mando l'inclusa per il Sig.or Giuseppe Vignanese, à ciò V.S. si faccia consegnare D 465 di moneta et P.70, quali il mio Mastro di casa gl'ha mandato per via di Siena, se bene haverà caro che V.S. li lassi in mano del Sig.or Giuseppe, à ciò meglio si conservino fin che venga il tempo d'impiegargli in ricomperare le terre impegnate, come già si è ordinato, con li fatti già scritti, che di esse terre Lei sia padrone in vita sua, et in morte sia libera di lassarne l'usofrutto al suo marito, et dopo la morte di ambedui, ogni cosa passi alli miei nipoti, figliuoli del Sig.or Thomasso, mio fratello. Questi denari si sono ritratti di quattro luoghi di monti, che stavano in faccia di V.S. et hora si sono venduti. Et non occorre che V.S. mi scriva altro intorno alla ricompra delle terre, ma faccino da loro con consiglio de'parenti et amici: ma non spedino niente piu di quello che hora mando, perche non mi è possibile hora dare niente piu, havendo speso un gran denaro in mandare il Priore al Duca di Savoia con il mastro di casa e due servitori. Se avanzarà niente di questi D 465 P 70, potrà V.S. pigliarli à buon conto della provisione, che gli soglio dare, et mi svisi quanto si è speso, et quanto è avanzato, et Iddio la benedica. Di Roma li 30 di Marzo 1618
Di V.S.
fratello aff.mo
Il Card.le Bellarmino.
Alla molto illustre Signora sorella la Signora Camilla Bellarmini, ne Burratti
Montepulciano.