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Naples,30 mars 1618. Pierre Ant.Muscetola � Bellarmin; suivi de
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Ill.mo et R.mo Sig.or n'ro et P'ron Coll.mo. Havendo, Sig.or Ill.mo, la Città di Lecce formato processo
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con l'autorità del suo ordinario delle gratie et miracoli successi in vita et in morte del servo di Dio Padre [[Name::Bernardino Realino|Berardino Realino]] della Compagnia di Giesù, e perche hà inteso che nella Città di Napoli et sua diocesi, et per il regno sono successi molte gratie et miracoli per mezzo suo, volendo far pigliare informatione acciò in fu turo tempo, per la morte di questi che hora vivono che lo ponno testare, non sia glorificato S.D. M.tà per mezzo delli atti sucessi da questo servo d'iddio, per questo effetto fece procura à noi Pietr'Antonio Bandone e Francesco Antonio Muscetola, che facessemo instanza al Sig.r Card.le Carafa Arcivescovo di Napoli, che desse licenza et che eligesse giudice per pigliare informatione di questo nella sua diocesi, li portammo lettera della Città di Lecce, che li pregava di questa gratia, et insieme con noi li pregarono
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il S.r Principe di Bisignano et s.r Duca d'Andria che l'istessa Città ce l'haveva scritto, che facessero questo offitio con il S.r Cardinale il quale non volse farlo dicendo che voleva lettera particolare della Sacra Congregatione de'Riti per dare questa licenza, et che non poteva farlo non essendo morto in sua diocesi. Venemo con questa à supplicare V.S. Ill.ma, che voglia farci gratia accaparci questa lettera dalla Congregatione, acciò non siano oscurate con il tempo tante grafie e miracoli successi in Napoli per mezzo di questo servo di Dio, et perche V.S. Ill.ma sta bene informato della santità del detto quondam Padre Berardino, ci hà spronati à pigliare questa presuntione di pregare V.S. Ill.ma di questa gratia, oltre alla gloria che ne resultarà à N.ro Signore, restarà obligata la Città di Lecce, et noi altri à V.S.Ill.ma. Si restarà servi ta V.S. Ill.ma che nel memoriale, che darà alla Congregatione, proponere che eligesse per giudice il Canonico Gio. Battista Montanaro
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/ Ill/mo et ^/mo Sig/or n'ro et P'ron Ooll/mo. Havendo, Sig/or Ill/mo, la Citt� di Lecce formato processo
 
con l'autorit� del suo ordinario delle gratie et miracoli successi in vita et in morte del servo di Dio Padre [[Name::Bernardino Realino|Berardino Realino]] della ^^bompagnia di Gies�, e perche h� inteso che nella Citt� di Napoli et sua diocesi, et per il regno sono successi molte gratie et mira coli per mezzo suo, volendo far pigliare informatione acci� in fu turo tempo, per la morte di questi che hora vivono che lo ponno testare, non sia glorificato S.D.M/t� per mezzo delli atti sucessi ^ d a questo servo d'iddio, per questo effetto fece procura � noi Pietr'Antonio Bandone e Francesco Antonio Muscetola, che facessemo instanza al Sig/r Card/le Carafa Arcivescovo di Napoli, che desse licenza et che eligesse giudice per pigliare informatione di ques to nella sua diocesi, li portammo lettera della Citt� di Lecce, /^^che li pregava di questa grafia, et insieme con noi li pregarono
 
il S/r Principe di Bisignano et s/r Duca d'Andria che l'istessa
 
Citt� ce l'haveva scritto, che facessero questo offitio con il ^/r Cardinale il quale non volse farlo dicendo che voleva lettera par ticolare della Sacra Congregatione de'Riti per dare questa licenza, i^et che non poteva farlo non essendo morto in sua diocesi. Venemo con questa � supplicare V.S.Ill/ma, che voglia farci grafia accaparci questa lettera dalla Congregatione, acci� non siano oscurate con il tempo tante grafie e miracoli successi in Napoli per mezzo di questo servo di Dio, et perche V.S.Ill/ma sta bene informato ^y*della santit� del detto quondam Padre Berardino, ci h� spronati � pigliare questa presuntione di pregare V.S.Ill/ma di questa gratia, oltre alla gloria che ne resultar� � N/ro Signore, restar� obligata la Citt� di Lecce, et noi altri � V.S.Ill/ma. Si restar� servi ta V.S.Ill/ma che nel memoriale,che dar� alla Congregatione, proJ^ponere che eligesse per giudice il Canonico Gio.Battista Montana-
 
 
 
 
 
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Ill.mo et R.mo Sig.or n'ro et P'ron Coll.mo. Havendo, Sig.or Ill.mo, la Città di Lecce formato processo con l'autorità del suo ordinario delle gratie et miracoli successi in vita et in morte del servo di Dio Padre Berardino Realino della Compagnia di Giesù, e perche hà inteso che nella Città di Napoli et sua diocesi, et per il regno sono successi molte gratie et miracoli per mezzo suo, volendo far pigliare informatione acciò in fu turo tempo, per la morte di questi che hora vivono che lo ponno testare, non sia glorificato S.D. M.tà per mezzo delli atti sucessi da questo servo d'iddio, per questo effetto fece procura à noi Pietr'Antonio Bandone e Francesco Antonio Muscetola, che facessemo instanza al Sig.r Card.le Carafa Arcivescovo di Napoli, che desse licenza et che eligesse giudice per pigliare informatione di questo nella sua diocesi, li portammo lettera della Città di Lecce, che li pregava di questa gratia, et insieme con noi li pregarono il S.r Principe di Bisignano et s.r Duca d'Andria che l'istessa Città ce l'haveva scritto, che facessero questo offitio con il S.r Cardinale il quale non volse farlo dicendo che voleva lettera particolare della Sacra Congregatione de'Riti per dare questa licenza, et che non poteva farlo non essendo morto in sua diocesi. Venemo con questa à supplicare V.S. Ill.ma, che voglia farci gratia accaparci questa lettera dalla Congregatione, acciò non siano oscurate con il tempo tante grafie e miracoli successi in Napoli per mezzo di questo servo di Dio, et perche V.S. Ill.ma sta bene informato della santità del detto quondam Padre Berardino, ci hà spronati à pigliare questa presuntione di pregare V.S. Ill.ma di questa gratia, oltre alla gloria che ne resultarà à N.ro Signore, restarà obligata la Città di Lecce, et noi altri à V.S.Ill.ma. Si restarà servi ta V.S. Ill.ma che nel memoriale, che darà alla Congregatione, proponere che eligesse per giudice il Canonico Gio. Battista Montanaro
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