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Ill.mo et Rev.mo Sig.re mio osservandissimo.<lb/>
Rome,^8 fdvr�er^ 1618. Bellarmin au card.de la Rochefoucault. / Ill/mo et Rev/mo Sig/re mio osaervandlasimo.
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Bavera saputo V.S. Ill.ma da monsignor Nuntio non esser vero che sia levata a V.S. Ill.ma et suoi colleghi l'autorità datagli da Nostro Signore di finire la causa ò lite de'padri Celestini; perche se bene, vedendo andar la cosa tanto in longo, si pensava mandar costà il p. Generale de'Celestini per finire questa causa, b chiamar qua il p.Provinciale per l'istesso effetto; nondimeno, essendosi poi saputo ohe la maestà del Re Christianissimo nel suo consiglio secreto ha determinato ohe le Signorie vostre Illme, finischino liberamente questa lite, come commissarii deputati dalla Santa Sede Apostolica, non si pensa mandare piu costà, ne chiamare qua nessuno: ma la Santità di N.S., et io, come protettore desideriamo sommamente ohe le Sig.ie vostre Ill.me con la loro prudenza giustamente la finischino. Solo gli ricordo che si desidera che li tre punti della riforma, accettati qua nel capitolo generale, et costì nel capitolo provinciale, habbino il suo effetto. Et saria bene da una parte et l'altra deporre li Priori, che gia assai hanno governato, et elegger altri in un capitulo provinciale libero et quieto. Ma questo, et ogn'altra cosa si rimette al prudentissimo giuditio loro.
Bavera saputo V.S.Ill/ma da monsignor ^untio non esser vero che sia levata V.S.Ill/ma et suoi oolleghi l'autorit� datagli da Nostro Signore di finire la causa lite de'padri Celestini; ;fperche se bene, vedendo andar la cosa tanto in longo, si pensava mandar cost� il p.Generale de'Celestini per finire questa causa, b chiamar qua il p.Provinciale per l'i^stesao effetto; nondimeno, essendosi poi saputo ohe la maest� del Re Christianissimo nel suo consiglio secreto ha determinato ohe le Signorie vostre Illme ,^fini8ohino liberamente questa lite,come comm�ssarii deputati dalla Santa Sede Apostolica, non si pensa mandare piu cost�, ne chiamare qua nessuno: ma la Santit� di W.S., et io,come protet tore desideriamo sommamente ohe le Sig/ie vostre Ild/me con la loro prudenza giustamente la finischino. Solo gli ricordo che si /^^deeidera che li tre punti della riforma, accettati qua nel capi tolo generale, et cost� nel capitolo provinciale, habbino il suo effetto. Et saria bene da una parte et l'altra depar re li Priori, che gi� assai hanno governato, et elegger altri in un capitulo provinciale libero et quieto. Ma questo,et ogn'altra cosa si rimette al prudentissimo giuditio loro.
 
Arch�v.Vatic. Gesuiti 19 fol.n74 . Minute autogr.
 
  
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Ill.mo et Rev.mo Sig.re mio osservandissimo.
Bavera saputo V.S. Ill.ma da monsignor Nuntio non esser vero che sia levata a V.S. Ill.ma et suoi colleghi l'autorità datagli da Nostro Signore di finire la causa ò lite de'padri Celestini; perche se bene, vedendo andar la cosa tanto in longo, si pensava mandar costà il p. Generale de'Celestini per finire questa causa, b chiamar qua il p.Provinciale per l'istesso effetto; nondimeno, essendosi poi saputo ohe la maestà del Re Christianissimo nel suo consiglio secreto ha determinato ohe le Signorie vostre Illme, finischino liberamente questa lite, come commissarii deputati dalla Santa Sede Apostolica, non si pensa mandare piu costà, ne chiamare qua nessuno: ma la Santità di N.S., et io, come protettore desideriamo sommamente ohe le Sig.ie vostre Ill.me con la loro prudenza giustamente la finischino. Solo gli ricordo che si desidera che li tre punti della riforma, accettati qua nel capitolo generale, et costì nel capitolo provinciale, habbino il suo effetto. Et saria bene da una parte et l'altra deporre li Priori, che gia assai hanno governato, et elegger altri in un capitulo provinciale libero et quieto. Ma questo, et ogn'altra cosa si rimette al prudentissimo giuditio loro.