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con tanti'anni di Cardinalato, con l'esperienza in tanti negozii; lei che di più hà visto, e Francia, e Fiandra e l'Alemagna, e sa che cosa sia eresia, libertà di conscienza, in somma lei che hà tanto credito, che le sue parole sono tenute come tanti oracoli, mio giudizio meglio di quanti sono oggi al mondo, può da se dipingere un vero ritratto d'un Arcivescovo Santo, conforme à questi tempi, non dimittam te nisi benedixeris mihi. Non mi nieghi V.S Illustrissima una così giusta dimanda, e con quei opusculi d'oro che ci hà dati in questi tre anni, aggiunga anche questo, per animare tutti quanti li Prelati à far l'Offizii loro apostolicamente. Grandissimo merito sarà di V.S. Illustrissima, e le costarà pochissimo, et à me sarà un obligo, ò per dir meglio il colmo dell'oblighi che io le hò, e meco tutti quanti li Prelati di Santa Chiesa. Non veggo poi come io possa degnamente ringratiare V.S. Illustrissima di tanto favore che mi degna fare stimandomi delle sue lettere, e santi avvisi di quando in quando; se io non fussi già tutto quanto al servizio di V.S. Illustrissima, Io me le offerirei di bel nuovo, ma gradisca la continuazione della mia affezzione cordialissima, et creda, che con ogni affetto baciandole le mani sono, e sarò sempre.
Di V.S. Illustrissima, e Reverendissima.
Di Pariggi alli 14.Gennaro 1618.
Affettionatiss. et oblig. Servo
Francesco Arcivescovo di Roano.
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All'Illustriss.e R.mo Sig. mio sempre Osser. Il Sig. Card. Bellarmino.
Roma.