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Ill.mo e Rev.mo Monsignore
Pax Christi etc. Poco fa scrissi a nostro padre Generale che stanti gl'ordini di Sommi Pontefici ch'il sacerdote senza dispensatione non celebri il capo scoperto, Sua Paternità meco dispensasse; peroche d'una parte sono obligato dalle regole della Compagnia nostra et ordini suoi a celebrare ordinariamente e straordinariamente più volte nell'anno, mese e settimana; dall'altra il cerebro offeso da freddi di vicendevoli arie di contrade, per cui al comando de superiori ho scorse, non permette che possa dire Messa il capo scoperto, peroche nella stagione dell'inverno talmente m'e raffreddato, ch'ai giuditio di medici sono esposto à epiplesie non ch'a distillationi continue che m'astringono a cuoprire con berrettini la testa. E soggiunsili che, quando Sua Paternità non puotesse, ricorressi a V.S. Ill.ma e R.ma, la cui carità religiosa provai nel tempo che fui studente nel Collegio Romano, e nella sua risposta della mia scorsi qual di prelato benigno di S.Chiesa e fecemi intendere che lo facessi. Però con questa pregola umilmente che con decoro della persona sua m'impetri di N. Sig.re la dispensatione. Per compenso non puosso altro offerirgli che gratitudine religiosa a minimo della Compagnia di Giesù qual sono io possibile.
Di Bivona a di xij di settembre 1617.
Di V.S. Ill.ma e R.ma
servo in Christo
Filippo Balsamo.
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(Minute de la réponse)
Si risponda che ho parlato con N.S. et la Santità si contenta che V.R. possa dire la messa con il berrettino in testa, eccetto nel tempo che si legge il canone fin'alla communione.