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Molto R.do Padre mio,
Ho fatto reflessione sopra quelli versi che hieri mi mostro la R.V. per mandare in Colonia in lode mia. Prego la R.V. con ogni affetto del cuor mio che gli piaccia scrivere alli stampatori che se l'opera si finisse di stampare mentre io vivo, non vi mattino quel li versi ne altri in lode mia, perche nessuno si potra immaginare che io non li habbia visti prima et cosi si potriano scandalizare, et però la Scrittura et li S.ti esortano non lodare nessuno mentre vive in questo mondo, lauda post mortem, lauda post victoriam. Di piu io non credo che siano vere le cose che dicano in quelli versi, però non posso consentire che si divulgino. Quando io son morto, potranno fare quello che vorranno perche non sara pericolo che io ne habbia colpa ne vana gloria. La R.V. pregi Dio per me che faccia con frutto questi santi essercitii. Questa matina ho meditato il giuditio particolare che si fa subito che l'anima esce dal corpo et mi ha dato assai terrore dovendosi dar conto della parole otiose et omissioni.
Servo in X.to
Di S. Andrea li 9 di 7/bre 1617.
Roberto Card. Bellarmino.