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Illustre e molto Rev.do Signore.
Quanta sia poca la gratia, che per mezo mio si è fatta à don Antonio Forleo, si può conoscere dalla prebenda del canonicato, che non passa un scudo. Al Sig.or Gio. Maria Cherardi desidero fare ogni servitio per merito suo, et per amore di V.S.; ma la domanda ha dell'impossibile, perche se bene nell'Indice de libri prohibiti si era messa la Republica del Sodino fra li libri corrigibili, nondimeno il Santo Offitio fece stampare un'osservatione nell'istesso indice, dichiarando,che la Republica del Bodino si debbia tenere; per libro assolutamente prohibito, et non fra quelli che si possano concedere,quando siano corretti. Et se bene io sapevo, che si haverebbe la negativa, tutta via ho voluto proporre la domanda alla Sacra Congregatione, che si tenne alli 30 di agosto, ma non è parso alla congregatione di concedere licenza, come anco altre volte sempre l'ha negata. Ho un poco di tentatione di sapere quello che V.S. faccia in Fiorenza, ma se non si può sapere, vencerò la tentatione, perche non voglio sapere secreti di veruno. Con questo, prego da Dio à V.S. ogni prosperità in questa vita, et molto piu nell'altra.
Di Roma il primo di Settembre 1617.
Di V.S. Ill.e e molto Rev.da
Amorevolissimo
Il Card. Bellarmino.
Signor Lodovico Aragazzi.
Fiorenza.