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8l Ven�se,15 ju�llet 1617. L'�veque de line � Bellarmin; minute de la -------------------------------------------- ^r�Bonse.-=----------
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Ill.mo et R.mo Signore patron mio colend.mo.
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Trovandomi qui sequestrato con molto mio incommodo et disgusto, si per non haver passaggio, servendosi questi signori di tutti gli vasselli, come anco per intendere che il governator di Tine fa alla peggio contra la giurisditione mia et decreti di questo senato, il quale essendo occupatissimo nelle cose publiche può poco attendere alle private. Lodato sia Nostro Signore d'ogni cosa.<lb/>
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Una persona da bene dedicata allo Spirito desidera haver gratia dalla S.tà di N.S. che io qualche volta vada à celebrar la messa privatamente in una capella ornata di tutte le cose necessarie che ha in casa sua; però la supplico impetrargliela, meritandola per molte cause che non mi è permesso metter in carta.<lb/>
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Io non sto in otio, perche ogni giorno disganno molti della mala impressione che hanno contra la Compagnia. E' ben vero che la lettera del duca d'Osona (se pure è sua) hà molto esasperato gli animi, facendo nella sua lettera mentione della Compagnia, come V.S. Ill.ma deve haverla letta con la risposta datali. Tuttavia si và indolcendo gli animi acerbi con qualche frutto et con ragioni tali che non sano che rispondere. Sua D. Maestà gli faccia cognoscere la verita. Questi rev.di padri Agustiniani supplicano V.S. Ill.ma insieme con me che favorisca con questa espedittione il padre fra Agostino. Qui si è ricevuto il santissimo Giubileo con molta divotione, con processioni publiche et private: nelle private le persone andavano discalze; molte si battevano, etiam le done, delle quale molte vi sono convertite dalla mala vita che facevano. Sono date larghe limosine alli luoghi pii, et gli confessori hanno hauto la
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lor parte. Soccoraci la divina misericordia, perche d'ognibanda si sentono rumori et particularmente gli nemici della santa nostra fede festeggiano, vedendo la divisione dei christiani, dalla quale nasce la loro grandezza. Et per fine baciandoli humilissimamente
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^ Ill/mo et R/mo Signore patron mio colend/mo.
 
  
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Trovandomi qui sequestrato con molto mio incommodo et disgusto,
 
 
 
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vassalli, come anco per intendere che il governator di Tine fa al-
 
 
 
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Io non sto in otio, perche ogni giorno disganno molti della ma-
 
 
 
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de festeggiano, vedendo la divisione dei christiani, dalla quale
 
 
 
nasce la loro grandezza. Et per fine baciandoli humilissimamente
 
 
 
 
 
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Ill.mo et R.mo Signore patron mio colend.mo.
Trovandomi qui sequestrato con molto mio incommodo et disgusto, si per non haver passaggio, servendosi questi signori di tutti gli vasselli, come anco per intendere che il governator di Tine fa alla peggio contra la giurisditione mia et decreti di questo senato, il quale essendo occupatissimo nelle cose publiche può poco attendere alle private. Lodato sia Nostro Signore d'ogni cosa.
Una persona da bene dedicata allo Spirito desidera haver gratia dalla S.tà di N.S. che io qualche volta vada à celebrar la messa privatamente in una capella ornata di tutte le cose necessarie che ha in casa sua; però la supplico impetrargliela, meritandola per molte cause che non mi è permesso metter in carta.
Io non sto in otio, perche ogni giorno disganno molti della mala impressione che hanno contra la Compagnia. E' ben vero che la lettera del duca d'Osona (se pure è sua) hà molto esasperato gli animi, facendo nella sua lettera mentione della Compagnia, come V.S. Ill.ma deve haverla letta con la risposta datali. Tuttavia si và indolcendo gli animi acerbi con qualche frutto et con ragioni tali che non sano che rispondere. Sua D. Maestà gli faccia cognoscere la verita. Questi rev.di padri Agustiniani supplicano V.S. Ill.ma insieme con me che favorisca con questa espedittione il padre fra Agostino. Qui si è ricevuto il santissimo Giubileo con molta divotione, con processioni publiche et private: nelle private le persone andavano discalze; molte si battevano, etiam le done, delle quale molte vi sono convertite dalla mala vita che facevano. Sono date larghe limosine alli luoghi pii, et gli confessori hanno hauto la lor parte. Soccoraci la divina misericordia, perche d'ognibanda si sentono rumori et particularmente gli nemici della santa nostra fede festeggiano, vedendo la divisione dei christiani, dalla quale nasce la loro grandezza. Et per fine baciandoli humilissimamente
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