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Sereniss.a Sig.ra mia oss.ma
Confidato nella molta benignità di V.A.S. et affetto che porta alla mia patria, oltre al buon'animo, che sempre si è degnata di mostrare verso la persona mia, supplicai l'A.V.S. alli giorni passati, cosi pregato da Mattheo Benci[1] mio parente, giovine di buona indole, di bella presenza, et di età conveniente, à far'gratia à detto di accettarlo per sua lancia spezzata[2] in luogo di Bartolomeo Vignanesi; ma perche non son certo cha la lettera sia capitata à V.A.S. per non havere hauta risposta, ho voluto di nuovo con queste poche righe supplicarla dell'istessa gratia, con assicurarla che gli ne restarà oblig.mo si come gli resto per altre infinite ricevute della Ser.ma mano di V.A.S. alla quale faccio hum.a riverenza et gli prego da Dio ogni desiderate felicità. Di Roma li 6 di Maggio 1617.
Di V.A. Ser.ma
humiliss.o et devotiss.o servitore

il Card.le Bellarmino.

  1. Vedi Del Tuffo, Giovanni Battista, Historia della Religione de' Padri chierici regolari, Roma, 1609.
  2. Lancia spezzata, antica denominazione di soldati scelti, tratti dai più arditi e valorosi cavalieri, che costituivano una milizia speciale di guardia alla persona del sovrano. Vedi Vocabolario Treccani.