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Ill.re Signore. Ho visto un foglio sottoscritto da V.S. nel quale si obliga di far'un contratto con mia sorella, di pigliar da lei à censo piastre dugento, et lei pigliar da V.S. la casa, dove hora habita, in affitto. Et le ducente piastre già da me furono sborsciate à V.S. va li contratti non furono mai celebrati. Et perche non è bene star cosi, mi è parso scrivergli queste poche righe con ricercarla et pregarla, à ciò amorevolmente et senza lite si con tenti fare li contratti suddetti, ò almeno restituire le 200 piastre, et la mia sorella pagarà l'affitto della casa. Et perche confido della sua bontà, non dirà altro, eccetto che pregargli da Dio nostro Signore ogni prosperità. Di Roma li 22 di Aprile 1617.
S.r Cesare Tarugi.