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M.to R.di Sig.ri [Canonici di S.Benedetto et Heddomadarii del la Cathedrale]
Havendo io riceuto più lettere in particulare et in generale in torno alli dubii nati per la vacanza del canonicato di don Marcello Onofrio, rispondarò con questa sola, la quale potranno le signorie vostre mostrare à chi ha parte in questo negotio et anco al Signor Vicario.
Io mi ricordo che, quando si fece la translatione de canonici di San Benedetto alla cathedrale, fu ordinato nella bolla pontificia che, mentre viveva l'abbate mio nipote, esso conferisse tutti li canonicati in ogni mese, come havevano fatto li abbati passati; ma, morto lui, fussero conferiti nelli mesi dell'ordinario da esso or dinario, cioè dall'arcivescovo di Capua, et nelli mesi del Papa, dall'istesso Papa ò da chi havesse l'indulto come ho io. Da qui si raccoglie che, se bene à tempo del mio nepote vi era sempre l'ottione delle prebende, nondimeno hora non vi è nelli mesi del papa, ma solo nelli mesi dell'ordinario. Per questo è stato ben fatto che don Horatio del Monaco, che ha havuto il canonicato di don Marcello Onofrio habbia havuto anco la prebenda, come anco don Marcello ha ottenuto il canonicato con la prebenda nella cathedrale, non vi essendo ottione di prebende nelli mesi del Papa. Ma quanto allo stallo, essendo il titulo di canonico di Santo Benedetto estinto et mutato in titulo di Heddomadario, gli conviene lo stallo dopo li heddomadarj piu antichi, massime che esso non era canonico prete, ma diacono ò suddiacono. Don Horatio della Valle che ha ottenuto la meza parte et unita alla sua et fatta parte intiera, non poteva ottare la prebenda per l'istessa ragione; et deve ancora es ser non piu canonico, ma heddomadario, essendo per la bolla del pa pa estinto il titulo di canonico di meza parte che haveva Don Horatio del Monaco, et anco estinto il titulo di meza parte di don Horatio della Valle, per l'unione fatta canonicamente delle due parti
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