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Ill.mo e R.mo Sig
Pax Christi.
Per la causa de Dio et honore di S.D.M. scrivo con lacrime, fa cendogli sapere à V.S. Ill.ma che d'ordine della Sacra Consulta deve monsgr rev.mo Vescovo rivocare il bando che per vint'anni ha essercitato e con esso tenuto à freno la mala gente; dalla quale revocatione si teme la profanatione de'tempii e l'impedimento degl' offitii divini, poichè le meretrici et giovani sfrenati faranno cose indecenti; e dovendosi rimediare à tutti i particolari, o non si farà à tempo, o con maggior travaglio de'cittadini, quali malo spiritu ducti (come si teme) hanno fatto instanza per la rivocazione di detto bando et hora si querelano dell'inosservanza data da Roma contra monsignor Vescovo, il quale, se vedrà così perire il suo grege, si protesta che se n'andrà fuori à piangere li peccati del suo popolo per non vedere e sentire tant'abominationi. Il negotio è grave e di male conseguenze e noi non potiamo dichiararli contra li cittadini, ne repugnere alla Sacra Consulta; Però humilmente espongo il tutto à V.S. Ill.ma, supplicandola per l'honore di Dio di pro porre à Sua Santità il male presente et il peggiore ohe si teme, taccia, se sia possibile, si metta pace tra il grege e pastore, si con servi l'honestà delle donne honorate e la casa di Dio non si profani, ne si dannegino l'anime redente con il pretiosissimo sangue di Christo: il tutto con prestezza e secretezza per noi.
Bagio le sacrate vesti et humilmente alli santi sacrifitii et orationi ci raccomandiamo.
Di Perugia li 1 di marzo 1617.
Di V.S. Ill.ma
Devot.mo Servitore
Agapito Gervasio
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Draft autograph reply (on fol. 131v):
Si risponda che queste non sono materie, nelle quali io possa intrigarmi, toccando alla congregatione della Consulta, et lui fà bene à non s'intrigare, ma essortare il vescovo à conformarsi con i superiori et fare quello che può in aiuto del suo populo, senza romperla con i maggiori.