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R.mo Padre mio
Mando à V.P. R.ma la dedicatione che io penso fare alli tre libretti de gemitu columbae, sive de bono lacrymarum, à ciò gli piaccia dargli un'ochiata, et mutare quello che gli piace, et anco scassarla tutta, se cosi gli piace. Il P. Andrea l'ha vista, come anco tutta l'opera: et in questa epistoletta solo mi ha fatto mutare, quelle parole della salutatione, ejusdem Societatis alumnus, et mi ha fatto mettere, ex eadem Societate.
Voglio pregare il P. Benedetto Giustiniano, che vegga ancor'esso questa operetta, ultima mia, come piamente credo, ut in ore duorum testium stet omne verbum . Non l'ho fatta rescrivere, perche e legibile, se bene vi è qualche cassatura: ma quando sarà approvata, ò emendata da V. P.ta la farà rescrivere con l'indice de capitali, et altre cose, che vanno nel primo foglio. Oret pro me. Di casa li 21. di Decembre 1616.
Di V.P.tà R.ma
Servo in X° aff.mo
R. Card.le Bellarmino.
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Al R.mo Padre Proposito Generale della Comp.a di Giesù.