Rome,23 janvier I6l6. Bellarmin � Anto�ne Cervini.
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/ Molto i H / r e Sig/or Cugino, Mi scrive mio fratello, che pen
sa di dare la sua figliola Ipolita per moglie ad un certo Livio Ta-
rugi, quale io non cognosco, et la causa di darla � questa persona,
credo che sia, perche essendo zoppa non trovare maggior conditione.
jTlo gli scrivo, che ne dia parte g'parenti nostri, et principalmente
� V.S. et che senta il parer loro. Et quanto alla dote gli dico,
che non pretendo dargli tre mila scudi, ma due mila, per non ugual-
arla � Maria, che � maritata in casa molto piu nobile,et piu ricca.
Haver� caro sapere il giudit�o di V.S. cosi quanto alla persona,co-
/^7me quanto alla dote. Il Papa ha voluto honorare l'Abbate,mio Nipote,
del Vescovado di Theana, che ^ chiesa mediocre. Se il Sig/or Mar
cello nostro arrivasse in vita mia all'et� debita, non saria diffi
cile,provederlo di cosa simile, se bene,anco senza me, se faccia
quel profitto nella scienza,et virt�, che io spero et desidero, Id-
/^^dio lo tirar� � grado maggiore, ma bisogna in tutto rimetterci alla
divina providenza,et volunt�. Con questo gli prego da Dio ogni con-
solatione. Di Roma li 23.di Gennaro 1616.
Di V.S. m/to ill/re Cugino aff/mo per servirla il Card/le Bellarmino. (adresse): Al ^/to ill/re sig/or Cugino, il Sig/or Antonio Cervini.
Montepulciano
(cachet)
Mss. Cervini 53 fol.125. Orig. autogr.