Difference between revisions of "Page:EBC 1616 01 08 1663.pdf/1"

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Molto Ill.re Sig.or Nipote, Ho sentito volentieri la nuova gravidanza della consorte di V.S. et pregarò Dio, che gli conceda felice parto. La ringratio del desiderio, che mostra, che il nuovo anno mi succeda prospero. L'istesso desiderio io à V.S. et à tutta la sua casa. Mi scusi di gratia, se non scrivo al sig.or Card. de Medici à favore di Ms Angelo Ceccherelli, et faccia capace l'istesso Ms Angelo, che questo al presente non è utile per lui, et è dannoso per me. Non è utile per lui, perche i Cardinali non ricevano volentieri servitori dependenti da altri Cardinali, et questo per molte ragioni, et in particolare à ciò non riferischino le cose che si fanno in casa. L'istesso è dannoso per me, perche sarei tenuto poco prudente, et troppo ardito, se volesse domandar gratie ad un signore con il quale non ho intrinsichezza veruna. Una sola ho scritto à questo sig.or Cardinale, la quale ero in obligo di scrivere, et una ne ho riceuta in risposta; del resto non ci ho conoscenza, ne amicitia, ne servitù. Quando verrà a Roma, se gli piacerà addomesticarsi con me, come faceva il Card.le Gonzaga, hora duca di Mantova: potrò domandargli delle gratie, et esser securo di non dispiacerli. Ma hora non è tempo di farmi tanto avanti. In somma, più facile sarà, et manco pericoloso, che esso stesso Ms. Angelo, che è nato alla corte, raccomandi il suo fratello, ò nipote.<br>
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Molto Ill.re Sig.or Nipote, Ho sentito volentieri la nuova gravidanza della consorte di V.S. et pregarò Dio, che gli conceda felice parto. La ringratio del desiderio, che mostra, che il nuovo anno mi succeda prospero. L'istesso desiderio io à V.S. et à tutta la sua casa. Mi scusi di gratia, se non scrivo al sig.or Card. de Medici à favore di Ms Angelo Ceccherelli, et faccia capace l'istesso Ms Angelo, che questo al presente non è utile per lui, et è dannoso per me. Non è utile per lui, perche i Cardinali non ricevano volentieri servitori dependenti da altri Cardinali, et questo per molte ragioni, et in particolare à ciò non riferischino le cose che si fanno in casa. L'istesso è dannoso per me, perche sarei tenuto poco prudente, et troppo ardito, se volesse domandar gratie ad un signore con il quale non ho intrinsichezza veruna. Una lettera sola ho scritto à questo sig.or Cardinale, la quale ero in obligo di scrivere, et una ne ho riceuta in risposta; del resto non ci ho conoscenza, ne amicitia, ne servitù. Quando verrà a Roma, se gli piacerà addomesticarsi con me, come faceva il Card.le Gonzaga, hora duca di Mantova: potrò domandargli delle gratie, et esser securo di non dispiacerli. Ma hora non è tempo di farmi tanto avanti. In somma, più facile sarà, et manco pericoloso, che esso stesso Ms. Angelo, che è nato alla corte, raccomandi il suo fratello, ò nipote.<br>
 
Ne essendo questa per altro, prego à V.S. et à tutta la sua famiglia ogni sorte di prosperità. Di Roma li 8 di Gennaio 1616.<br>
 
Ne essendo questa per altro, prego à V.S. et à tutta la sua famiglia ogni sorte di prosperità. Di Roma li 8 di Gennaio 1616.<br>
 
Di V.S. M.to Ill.re<br>
 
Di V.S. M.to Ill.re<br>
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Il Card. Bellarmino<br>
 
Il Card. Bellarmino<br>
 
Sig.or Francesco Maria.<br>
 
Sig.or Francesco Maria.<br>
(adresse): Al M.to Ill.re Sig.re Nipote, il Sig.or Francesco Maria C. <br>
 
Montepulciano. (cachet)
 

Revision as of 10:47, 13 February 2019

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Molto Ill.re Sig.or Nipote, Ho sentito volentieri la nuova gravidanza della consorte di V.S. et pregarò Dio, che gli conceda felice parto. La ringratio del desiderio, che mostra, che il nuovo anno mi succeda prospero. L'istesso desiderio io à V.S. et à tutta la sua casa. Mi scusi di gratia, se non scrivo al sig.or Card. de Medici à favore di Ms Angelo Ceccherelli, et faccia capace l'istesso Ms Angelo, che questo al presente non è utile per lui, et è dannoso per me. Non è utile per lui, perche i Cardinali non ricevano volentieri servitori dependenti da altri Cardinali, et questo per molte ragioni, et in particolare à ciò non riferischino le cose che si fanno in casa. L'istesso è dannoso per me, perche sarei tenuto poco prudente, et troppo ardito, se volesse domandar gratie ad un signore con il quale non ho intrinsichezza veruna. Una lettera sola ho scritto à questo sig.or Cardinale, la quale ero in obligo di scrivere, et una ne ho riceuta in risposta; del resto non ci ho conoscenza, ne amicitia, ne servitù. Quando verrà a Roma, se gli piacerà addomesticarsi con me, come faceva il Card.le Gonzaga, hora duca di Mantova: potrò domandargli delle gratie, et esser securo di non dispiacerli. Ma hora non è tempo di farmi tanto avanti. In somma, più facile sarà, et manco pericoloso, che esso stesso Ms. Angelo, che è nato alla corte, raccomandi il suo fratello, ò nipote.
Ne essendo questa per altro, prego à V.S. et à tutta la sua famiglia ogni sorte di prosperità. Di Roma li 8 di Gennaio 1616.
Di V.S. M.to Ill.re
Zio amorevoliss.o
Il Card. Bellarmino
Sig.or Francesco Maria.