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Molto R.do Signore. Hò ricevuto insieme da V.S. una lettera italiana, et una latina, con una longa disputa historica. Quanto alla lettera italiana, rispondo, che le monache benedettine possono senza altra licenza del Papa recitare l'offitio riformato, prima per il monasterio di San Gallo, et poi per tutto l'ordine di San Benedetto, la quale la forma è del Benedettino, et la materia del Romano. Perche la Santità sua non volse comandare, ma si bene concedere à tutte le Congregationi dell'ordine di San Benedetto, l'uso del Breviario riformato, et da me approvato per ordine di Nostro Signore, et della sacra Congregazione de Riti. Vero è che se coteste Monache fussero sottoposte à qualche Monasterio, ô Abbate di San Benedetto doverebbero accomodarsi al modo di recitare l'Offitio, che usa il Monasterio de Monaci, et l'Abbate loro; o almeno con licenza dell'Abbate fare questa mutatione de Breviarii.<br>
 
Molto R.do Signore. Hò ricevuto insieme da V.S. una lettera italiana, et una latina, con una longa disputa historica. Quanto alla lettera italiana, rispondo, che le monache benedettine possono senza altra licenza del Papa recitare l'offitio riformato, prima per il monasterio di San Gallo, et poi per tutto l'ordine di San Benedetto, la quale la forma è del Benedettino, et la materia del Romano. Perche la Santità sua non volse comandare, ma si bene concedere à tutte le Congregationi dell'ordine di San Benedetto, l'uso del Breviario riformato, et da me approvato per ordine di Nostro Signore, et della sacra Congregazione de Riti. Vero è che se coteste Monache fussero sottoposte à qualche Monasterio, ô Abbate di San Benedetto doverebbero accomodarsi al modo di recitare l'Offitio, che usa il Monasterio de Monaci, et l'Abbate loro; o almeno con licenza dell'Abbate fare questa mutatione de Breviarii.<br>
Quanto alla lettera latina, non hò che dire se non che non conosco in me queste laudi, che V.S. mi dà; et mi rallegro di haver'acquistato un'amico nella mia vechiezza ornato di tanta dottrina, quanto si vede nella lettera, quanto al scrivere latino, et nella disputa, quanto alla cognitione dell'historia ecclesiastica, et scienza theologica. La disputa mi è parsa molto accurata, et giuditiosa, et perche lei desidera il mio parere, se bene veggo che non he hà bisogno, dico, che quell'epistola, che và avanti all'epistole paschali di Theofilo Patriarca Alessandrino, sempre mi è stata suspetta; et hora, che letto il suo dottissimo discorso, la tengo per suppositia, et falsa. Et penso farne memoria nel mio libro de scriptoribus ecclesiasticis, quando si ristamparà. Et oltre alle ragioni, che V.S. adduce della troppa audacia in riprendere cosi aspramente la memoria di S. Gio. Chrisostomo, et la differenza delli Riti, et altre cose, che lei nota: trovo ancora una salutatione nel principio, non usata da S. Girolamo in altre epistole, che scrive cosi all'istesso Theophilo, come anco à San Damaso, S.to Agostino, et altri. La sa
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Quanto alla lettera latina, non hò che dire se non che non conosco in me queste laudi, che V.S. mi dà; et mi rallegro di haver'acquistato un'amico nella mia vechiezza ornato di tanta dottrina, quanto si vede nella lettera, quanto al scrivere latino, et nella disputa, quanto alla cognitione dell'historia ecclesiastica, et scienza theologica. La disputa mi è parsa molto accurata, et giuditiosa, et perche lei desidera il mio parere, se bene veggo che non he hà bisogno, dico, che quell'epistola, che và avanti all'epistole paschali di Theofilo Patriarca Alessandrino, sempre mi è stata suspetta; et hora, che letto il suo dottissimo discorso, la tengo per suppositia, et falsa. Et penso farne memoria nel mio libro de scriptoribus ecclesiasticis, quando si ristamparà. Et oltre alle ragioni, che V.S. adduce della troppa audacia in riprendere cosi aspramente la memoria di S. Gio. Chrisostomo, et la differenza delli Riti, et altre cose, che lei nota: trovo ancora una salutatione nel principio, non usata da S. Girolamo in altre epistole, che scrive cosi all'istesso Theophilo, come anco à San Damaso, S.to Agostino, et altri. La salutatione

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Molto R.do Signore. Hò ricevuto insieme da V.S. una lettera italiana, et una latina, con una longa disputa historica. Quanto alla lettera italiana, rispondo, che le monache benedettine possono senza altra licenza del Papa recitare l'offitio riformato, prima per il monasterio di San Gallo, et poi per tutto l'ordine di San Benedetto, la quale la forma è del Benedettino, et la materia del Romano. Perche la Santità sua non volse comandare, ma si bene concedere à tutte le Congregationi dell'ordine di San Benedetto, l'uso del Breviario riformato, et da me approvato per ordine di Nostro Signore, et della sacra Congregazione de Riti. Vero è che se coteste Monache fussero sottoposte à qualche Monasterio, ô Abbate di San Benedetto doverebbero accomodarsi al modo di recitare l'Offitio, che usa il Monasterio de Monaci, et l'Abbate loro; o almeno con licenza dell'Abbate fare questa mutatione de Breviarii.
Quanto alla lettera latina, non hò che dire se non che non conosco in me queste laudi, che V.S. mi dà; et mi rallegro di haver'acquistato un'amico nella mia vechiezza ornato di tanta dottrina, quanto si vede nella lettera, quanto al scrivere latino, et nella disputa, quanto alla cognitione dell'historia ecclesiastica, et scienza theologica. La disputa mi è parsa molto accurata, et giuditiosa, et perche lei desidera il mio parere, se bene veggo che non he hà bisogno, dico, che quell'epistola, che và avanti all'epistole paschali di Theofilo Patriarca Alessandrino, sempre mi è stata suspetta; et hora, che letto il suo dottissimo discorso, la tengo per suppositia, et falsa. Et penso farne memoria nel mio libro de scriptoribus ecclesiasticis, quando si ristamparà. Et oltre alle ragioni, che V.S. adduce della troppa audacia in riprendere cosi aspramente la memoria di S. Gio. Chrisostomo, et la differenza delli Riti, et altre cose, che lei nota: trovo ancora una salutatione nel principio, non usata da S. Girolamo in altre epistole, che scrive cosi all'istesso Theophilo, come anco à San Damaso, S.to Agostino, et altri. La salutatione