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Bergamo,? dicembre 1615* Le v�ca�re generai � Bellarmin; su�vi de --------------------------,la minute de la r�ponse de Bell.^________ / Ill/mo et R/mo Signore Sig/r mio padrone col/mo Sono otto � dieci giorni che per ordine gi� dato nella fiera di Bergamo alli Bozzoli librari di Brescia, io ricevei da essi alcuni pochi libri di stampa oltramontana, quali fra i molti mostratimi in J^una longa poliza, elessi per pi� sicuri. Era fr� questi il libro di V.S.Ill/ma de Script.Ecclesiastic., che mentre fosse da me per il grande nome suo,conto e credito e per il gusto dell'historia pi� tosto dimorato che letto, m'arrest� con molta meraviglia quando fr� 'scrittori ecclesiastici vidi annoverato Raimondo Lullo, di cui poco /^prima havevo letto nell'Eimerico essere la dottrina dannata, e gi� maggiore tempo havevo dagl'inquisitori imparato. M� quest'� poco, perche all'autorit� di V.S.Ill/ma mi sarei tosto acquetato. Il male � che leggendo quel Centra autem etc e poco sotto qual titolo Sententia definitiva etc. fino al fine, non potei fare che non sospet/�Ttassi che, essendo il libro stampato fuori d'Italia, non fosse sta to da alcuno adulterato: pensiero che mi s'accrebbe ieri dall'opi nione del M.R.P.Inquisitore di nuovo di Bergamo, a cui per mia me raviglia volsi leggere il luogo sospetto. Per questo ansioso io e dubioso di dottrina falsa, non h� voluto differire lo scrivere � V. ^^S.Ill/ma per sincerarmi; e, per non mandare il libro,che nondimeno mander� subito, se con un cenno da essa mi sar� comandato, invio solo alligata una copia di quel capo dal libro che verbo ad verbum di peso portata. Supplico pertanto V.S.Ill/ma a farme gratia di si gnificarmi la verit� di questo dubio, perche sto in eto finche so^^^pra ci� non ricevo risolutione. Intanto � V.S.Ill/ma humilissimo e riverente mi piego; e supplico da Dio benedetto per suo honore e be ne publico longhissima prosperit�. Di Bergamo il vij di decembre MDOxv. Di V.S.Ill/ma et Rev/ma Humilissimo e divotissimo servitore Oratio Federici Vicario Generale