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Ser.ma Sig.ra mia oss.ma
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Ser.ma Sig.ra mia oss.ma <br>
Se bene io non mi rallegrassi con V.A. Ser.ma della promotione al Card.to del S.r D. Carlo, suo figlio, et sig.r mio, seguita questa mattina con applauso infinito di tutta la corte, et di questo sacro Collegio per l'honore che gli ne tocca con S.ta Chiesa; mi persuaderei nondimeno che V.A.S.ma restasse persuasa di questo mio contento, poiche come servo, et suddito ch'io son'nato di cotesta casa Ser.ma son in obligo più d'ogn'altro di rallegrarmi d'ogni suo buon successo. Tuttavia hò voluto passarne questo offitio con V.A.S. più per sodisfare all'uso della corte, che per bisogno ch'io ne havessi per le suddette ragioni. Dio N.S. conceda à V.A.S. ogni altra contentezza, et à me faccia gratia di suoi commandamenti de quali ne la supplico et gli faccio hum.e riverenza. Di Roma li 2 di Dec.re 1615.
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Se bene io non mi rallegrassi con V.A. Ser.ma della promotione al Card.to del S.r D. Carlo, suo figlio, et sig.r mio, seguita questa mattina con applauso infinito di tutta la corte, et di questo sacro Collegio per l'honore che gli ne tocca con S.ta Chiesa; mi persuaderei nondimeno che V.A.S.ma restasse persuasa di questo mio contento, poiche come servo, et suddito ch'io son'nato di cotesta casa Ser.ma son in obligo più d'ogn'altro di rallegrarmi d'ogni suo buon successo. Tuttavia hò voluto passarne questo offitio con V.A.S. più per sodisfare all'uso della corte, che per bisogno ch'io ne havessi per le suddette ragioni. Dio N.S. conceda à V.A.S. ogni altra contentezza, et à me faccia gratia di suoi commandamenti de quali ne la supplico et gli faccio hum.e riverenza. Di Roma li 2 di Dec.re 1615.<br>
Di V.A.S.ma
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Di V.A.S.ma <br>
humiliss.o et devotiss.o servitor
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humiliss.o et devotiss.o servitor <br>
 
il Card. Bellarmino.
 
il Card. Bellarmino.

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Ser.ma Sig.ra mia oss.ma
Se bene io non mi rallegrassi con V.A. Ser.ma della promotione al Card.to del S.r D. Carlo, suo figlio, et sig.r mio, seguita questa mattina con applauso infinito di tutta la corte, et di questo sacro Collegio per l'honore che gli ne tocca con S.ta Chiesa; mi persuaderei nondimeno che V.A.S.ma restasse persuasa di questo mio contento, poiche come servo, et suddito ch'io son'nato di cotesta casa Ser.ma son in obligo più d'ogn'altro di rallegrarmi d'ogni suo buon successo. Tuttavia hò voluto passarne questo offitio con V.A.S. più per sodisfare all'uso della corte, che per bisogno ch'io ne havessi per le suddette ragioni. Dio N.S. conceda à V.A.S. ogni altra contentezza, et à me faccia gratia di suoi commandamenti de quali ne la supplico et gli faccio hum.e riverenza. Di Roma li 2 di Dec.re 1615.
Di V.A.S.ma
humiliss.o et devotiss.o servitor
il Card. Bellarmino.