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(in)nite gratie à V.S.Ill.ma, sicome farò io restando obligato per sempre à tanto favore, ricevendolo come havesse dato à me un vescovato.
Et li bacio humilissimamente le mani.
Di Capoa il di 27 di giugno 1615.
Di V.S.Ill.ma et Rev.ma
Humilissimo et obligatissimo servitore
Giacom'Antonio Perotta.

Si risponda che io mi sentivo obligato in conscienza à dare un beneficio di momento secondo la giustitia distributiva al piu meritevole; et però l'ho dato ad uno che da nessuno mi è stato raccomandato, perche tutti quelli che mi hanno scritto, che sono stati molti, et anco alcune Principesse, tutti si movevano per interessi particulari.

(adresse)°: All' Ill.mo e R.mo Sig.r P'ron mio Col.mo
Il Sig.r Cardinale Bellarmino.
Roma.