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Molto �ll/re signor fratello. Domattina si partiranno di qua li
figlioli di V.S. per venires� Montepulciano. Spero che arrivaranno
sani con la gratia di Dio, et se bene hanno fatto repugnanza di veni
re in lettiga, desiderando andar sempre � cavallo: tutta via io ho
voluto che habbiano la lettiga. Tre cose desidero, come anco l'ho � detto � loro, all"Abbate, et � Mr Giovanni, la prima che costi �
Montepulciano vadino alla scuola delli Padri Gesuiti, altrimenti si
scordaranno quello che qua hanno imparato: et non andando alle scuole
de Padri, non occorre, che tornino qua l'anno che viene, perche per-
derebbono il tempo: et se fussero andati cost� alle scuole de Padri,
due anni prima di venire qua, hora sariano al fine delle lettere hu-
mane. La 2^ c^e frequentino cost� la congregatione della B.Vergine,
come hanno fatto qua, et attendino alla devotione et buoni costumi,
per farsi meritevoli di maggior'grado. La 3^ che seguitino la buona
usanza di dormire soli, ci� � ogni uno nel suo letto separato, come
hanno fatto qua, che questo importa assai per conservar la purit�.
La spesa fatta qua in Roma per cotesti figlioli in sei mesi et
mezzo: � stata di scudi 458. Ho consegnato all'Abbate per dare � V.S.
scudi sessanta, et cinquantacinque per dare alla Sig/ra Camilla; et
vinticinque per Mr.Lelio et sua sorella; et tre scudi per Mr Fidanzo
Ci^�, et tre per Madonna Antonia. Con questo saluto tutti di casa. Di Roma li 2. di Giugno 1615.
Non si maravigli,se gli mando sessanta scudi soli, perche in casa
nostra non ci resta un quattrino, et questi che si mandano � Montepul
ciano sono presi impresto dal banco,come anco sono presi impresto per
vivere per me, et per pagare li servitori di casa nostra. Et il conto
delli 4 5 8 .scudi spesi per questi figlioli,si � tirato giustissimamente.
Di V.S.
fratello aff/mo Il Card. Bellarmino.
Montepulc. Archv.episc. Docum.Proc.beatif.