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Ill.mo e Rev.mo Signore
Mando à V.S. Ill.ma e Rev.ma alcuni frutti donatimi in questo tempo quadragesimale, che sono tartuffi, e glie li mando con questo pensiero che gli sieno grati, e tanto piu acciocche lei ancora partecipi di quel bene che hò mediante le mie fatiche. Io m'accorgo che è troppo l'ardir mio, ma con lei, che conosce il mio affetto, non m'imagino che mi sia necessario addure altre scuse che l'istesso affetto et amore, con et amore, con che, se bene son lontano, l'ammiro et osservo. Intanto il nostro Signore la conservi e prosperi, ch'io, humilmente baciandogli le vesti, me gl'offerto e raccomando.
Di Siena il di 2 di aprile 1615.
Di V.S. Ill.ma e R.ma
Devotiss.o et humiliss.o servo
Fra Paolo Ciera Venetiano agostiniano.
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Autograph draft reply (on fol. 255v):
Si risponda che ho ricevuto il cestello con li tartuffi; ma, perche la bolla de doni,che fanno li religiosi, prohibisce che non si pigli niente,se non viene in nome di tutto il convento, io non sono stato ardito di accettarli, ma l'ho mandato al R.mo P.Generale, il quale però l'ha rimandato in nome di tutta la religione. Con tutto ciò prego la R.V. che non mandi piú niente, ché io non accetto doni di religiosi, ne anco di quelli sono protettore. Aggiongo che il paniere era mezo, et però si crede che qualch'uno habbia preso la sua parte.
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Address (on fol. 255v):
All'Ill.mo e R.mo Sig.re Patron col.mo il Sig.r Cardinale Bellarmino.
Roma.