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28 f�vr.1615. FR.Corsi � Bell.(contin.

/r

/ t e consolat�one e v�site del S�g/e ricevei mediante la carta d� V.

S.Ill/ma la q naie tradotta mandai a tutti questi Padri con le sue

raccomandationi. Io haveva moltissime cose da V.S.Ill.,esortationi,

trattati spirituali, le sue opere,

lettere, ma l'anno passato

^*l� ladri del camino rubarono un nostro camelo dove

dava quanto

di buono havevamo, e il libro del P.Suarez e del Maldonato che V.S.

111. ci haveva mandato, pu� essere che io havesi troppa affetione

alle sopra dette cose e che il Sig/r mi volessi purgare in questa

mane�ra, prego al glorioso S/r Franc/co che mi impetri dal S�g/r 1'

^ a f f e t to della vera povert�, che quanto all effetto lo fecere meglio

li ladri che non haver�a fatto un maestro d� novit��. Con la sua ri

cevei ancora gl'errori del Alacorano, li quali domandai perche m'

j^inavo che V.S.111. havess� fatto alcun trattato breve rifiutan

dogli, bevendogli il Sig/r Dio dato tanto grande talento per questo,

^^per servirmene qua con questi Maumetan�; Nostro S/e l� rimeriti la

carit�. Havevo apuntate alcune cosette,per scrivere; ma sara per

un'altra volta ;solo direi una parola del digiuno il quale adesso

com�nceremo con l'aiuto del Sig/e il quale siamo obrigat� a osserva

re con piu rigore del ordinario per la buona ed�f�cat�one, p/a d�

questi Chr�st�ani Orientali Armeni e altri che realmente in questo

ci avanzano, e 2� per amor de Maumetan�,li quali apuntano molte im-

perfetioni del nostro digiuno. La p/a l'aprire noi il digiuno doppo

mezo giorno; la 2/a il poter bere aqua,prima d� mangiare e d� poi a

tutte l'hore, che il bevere vino in tutto il tempo lo tengono per

^^"male, ma nel tempo del digiuno per cosa abominavei, e se io ho a fa-

fallar la verit�,quasi tutto questo mi quadra e quanto al vino per

gratia del S�g/e io non lo bevo d i p o i che mi parti di Italia;��il

tempo di solvere jejun�um ho di poi de tre quarti senza altra cola-

tione, nel non bere aqua di quando fuora del tempo del mangiare tro-

.^yvo piu dificulta, ma questi Mor� (parlo degl'osservanti) mi fanno

vergognare,quando vengo con gl'och� molti d� loro nel tempo del suo digiuno, muratori,legnaiul^, e altri artigiani star tutto il di tra-