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consolatione e visite del Sig.e ricevei mediante la carta di V. S. Ill.ma la quale tradotta mandai a tutti questi Padri con le sue raccomandationi. Io haveva moltissime cose da V. S. Ill., esortationi, trattati spirituali, le sue opere, lettere, ma l'anno passato li ladri del camjno ubarono un nostro camelo dove dava quanto di buono havevamo, e il libro del P. Suarez e del Maldonato che V.S. Ill. ci aveva mandato, può essere che io havessi troppa affetione alle sopra dette cose e che il Sig.r mi volessi purgare in questa maneira, prego al glorioso S.r Franc.co che mi impetri dal Sig.r l' affetto della vera povertà, che quanto all' effetto lo fecere meglio li ladri che non haveria fatto[1] un maestro di novitii. Con la sua riceveri ancora gl'errori del Alcorano, li quali domandai perché m'imaginavo che V.S. Ill. havessi fatto alcun trattato breve rifiutandogli, havendo il Sig.r Dio dato tanto grande talento per questo, per servirmene qua con questi Maumetani; Nostro S.e li rimeriti la carità. Havevo apuntate alcune cosette, per scrivere; ma sarà per un'altra volta; solo direi una parola del digiuno il quale adesso cominceremo con l'aiuto del Sig.e il quale siamo obrigati a osservare con più rigore del ordinario per la buona edificatione, p.a di questi Christiani Orientali Armeni e altri che realmente in questo ci avanzano, e 2° per amor de Maumetani, li quali apuntano molte imperfetioni del nostro digiuno. La p.a l'aprire noi il digiuno doppo mezo giorno; la 2.a il poter bere aqua, prima di mangiare e di poi a tutte l'hore, che il bevere vino tutto il tempo lo tengono per male, ma nel tempo del digiuno per cosa abominavel?, e se io ho a fafallar la verità, quasi tutto questo mi quadra e quanto al vino per gratia del Sig.e io non lo bevo di poi che mi partì di Italia; il tempo di solvere jejunium ho di poi de tre quarti senza altra colatione, nel non bere aqua di quando fuora del tempo del mangiare trovo più dificultà, ma questi Mori (parlo degl'osservanti) mi fanno vergognare, quando vengo con gl'ochi molti di loro nel tempo del suo digiuno, muratori, legnaiuli, e altri artigiani star tutto il dì travagliando


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  1. Interessante "specchio" della relazione sia con i cristiani "orientali armeni", come li chiama, sia la "competizione" con i "Maumetani", non solo nel digiuno, dove il padre Corsi sente "vergogna", ma nella conoscenza, per lui necessaria, del Corano, per poter loro ribattere.