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Ill.mo e R.mo Sig.re mio padrone oss.mo.
Mi condole con V.S. Ill.ma della gran perdita che habbiamo fatta come anzi che ha fatto la Chiesa tutta per la morte di così gran prelato come il R.mo padre Generale che sia in gloria. Piace a Dio di concederci un successore di quella bontà e valore, come spero, sapendo bene che non ci manchi di suggeti rari et sancti.
Con questa occasione non posso mancare di reingratiare V.S. Ill.ma per parte deò amico per quanto à fatto in quel negotio, del che le resto obeligatissimo come per il padre Giulio Braccini già havrà inteso. Le baciò? umilmente la veste, e le prego dal Sig.re il colmo di ogni felicità. Di Florenza il 23 febraio 1615.
Di V.S. Ill.ma e t R.ma
Ser.re devotiss.mo
Il Conte di Warwich Leicester[1].
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(minuta di risposta di Bellarmino)

Si risponda, che la buona memoria di padre Claudio Acquaviva Generale della Compagnia di Giesù era già maturo di anni et di meriti, et però è più degno d'invidia che di compassione, etc.

  1. Si tratta di Robert Dudley conte di Warwick (morì a Firenze nel 1649), che si convertì al cattolicesimo; il Genrale Acquaviva è persona molto nota, meno Giulio Cesare Braccini, probabilmente di Giovano di Lucca, scrittore poliedrico, di posizioni anti spagnole.