Difference between revisions of "Page:EBC 1614 12 18 1505.pdf/1"

From GATE
Page body (to be transcluded):Page body (to be transcluded):
Line 5: Line 5:
 
Ile de Chic, 1 8 dicemb.l6l4. Supèrieur des Jèsuites à Bellarmin.
 
Ile de Chic, 1 8 dicemb.l6l4. Supèrieur des Jèsuites à Bellarmin.
 
/ Ill/mo et R/mo Sig/re in Christo osserv/mo
 
/ Ill/mo et R/mo Sig/re in Christo osserv/mo
Pax Christi. Mosso io,ili/mo Signore, à pietà et compassione di questa povera città di [[citesPlace::Scio]], che corre velocemente in ruina,et per la somma necessità nostra in che ci troviamo confidando che V.S.Ill/ma può dare facilmente remedio opportuno, mi son spinto à far la presente, et con ogni humiltà et riverenza proporli il bisogno grave che corre, accio lei si degnasse darli alcun soccorso (parendoli). Cotesta po vera città,non solo afflitta et travagliata da Turchi tiranni, ma ^ a n c o dal suo vescovo in vari modi; perche lui correndo solo senza conseglio veruno fa cose che hanno dell'essorbitante. Tra le molte ne toccher� due o tre brevemente per essempio. Lui scommunica le persone,dopo le lascia illaqueate et intricate anni intieri dicendo li: Andate � Roma, potendo lui remediarle et assolverle; interdice /y*la gente dalli sacramenti et non si cura accomodarle potendo, ma li dice: Andate � Roma,�vero: Aspetto risposta da Roma. Ad altri,che sono intricati ^per cosa di matrimonio,potendo darli rimedio li man da � Roma, et cos� lascia l'anime illaqueate ne i peccati,senza cu rarsene; et per� sparlano di lui et passano � cose gravi di dispre.^gio, et la gente sta desperata,non havendo qua dove far ricorso, et pu� succedere un tempo qualche grave cosa cantra il vescovo con la facilit� che si tiene delli Turchi. Di queste e cose simili ne succedono molte alla giornata et cossi la povera citt� sta in gra vissima confusione per il suo prelato.
+
Pax Christi. Mosso io,ili/mo Signore, à pietà et compassione di questa povera città di [[citesPlace::Scio]], che corre velocemente in ruina,et per la somma necessità nostra in che ci troviamo confidando che V.S.Ill/ma può dare facilmente remedio opportuno, mi son spinto à far la presente, et con ogni humiltà et riverenza proporli il bisogno grave che corre, accio lei si degnasse darli alcun soccorso (parendoli). Cotesta po vera città,non solo è afflitta et travagliata da Turchi tiranni, ma ^ a n c o dal suo vescovo in vari modi; perche lui correndo solo senza conseglio veruno fa cose che hanno dell'essorbitante. Tra le molte ne toccher� due o tre brevemente per essempio. Lui scommunica le persone,dopo le lascia illaqueate et intricate anni intieri dicendo li: Andate � Roma, potendo lui remediarle et assolverle; interdice /y*la gente dalli sacramenti et non si cura accomodarle potendo, ma li dice: Andate � Roma,�vero: Aspetto risposta da Roma. Ad altri,che sono intricati ^per cosa di matrimonio,potendo darli rimedio li man da � Roma, et cos� lascia l'anime illaqueate ne i peccati,senza cu rarsene; et per� sparlano di lui et passano � cose gravi di dispre.^gio, et la gente sta desperata,non havendo qua dove far ricorso, et pu� succedere un tempo qualche grave cosa cantra il vescovo con la facilit� che si tiene delli Turchi. Di queste e cose simili ne succedono molte alla giornata et cossi la povera citt� sta in gra vissima confusione per il suo prelato.
 
Cossi noi stiamo afflitti perch� cerca turbaci nelle cose nos tre. Ha minacciato di voler interdirci la chiesa; ha detto che lui stesso voleva venire � discacciar il nostro predicatore dal pulpito per non so che scommunicato che venne alla predica, et pur noi l'havemo mandato via,havendo ordinato c�si lui; et dubitarne,per esser -^huomo stravagante che non succeda un giorno qualche grave disordine con noi; perche,se ne interdice la chiesa nostra, bisogner� aspetta re un anno fin che venga resposta da Roma, come usa far con li al^-
 
Cossi noi stiamo afflitti perch� cerca turbaci nelle cose nos tre. Ha minacciato di voler interdirci la chiesa; ha detto che lui stesso voleva venire � discacciar il nostro predicatore dal pulpito per non so che scommunicato che venne alla predica, et pur noi l'havemo mandato via,havendo ordinato c�si lui; et dubitarne,per esser -^huomo stravagante che non succeda un giorno qualche grave disordine con noi; perche,se ne interdice la chiesa nostra, bisogner� aspetta re un anno fin che venga resposta da Roma, come usa far con li al^-

Revision as of 10:04, 17 January 2019

This page has not been proofread

Ile de Chic, 1 8 dicemb.l6l4. Supèrieur des Jèsuites à Bellarmin. / Ill/mo et R/mo Sig/re in Christo osserv/mo Pax Christi. Mosso io,ili/mo Signore, à pietà et compassione di questa povera città di Scio, che corre velocemente in ruina,et per la somma necessità nostra in che ci troviamo confidando che V.S.Ill/ma può dare facilmente remedio opportuno, mi son spinto à far la presente, et con ogni humiltà et riverenza proporli il bisogno grave che corre, accio lei si degnasse darli alcun soccorso (parendoli). Cotesta po vera città,non solo è afflitta et travagliata da Turchi tiranni, ma ^ a n c o dal suo vescovo in vari modi; perche lui correndo solo senza conseglio veruno fa cose che hanno dell'essorbitante. Tra le molte ne toccher� due o tre brevemente per essempio. Lui scommunica le persone,dopo le lascia illaqueate et intricate anni intieri dicendo li: Andate � Roma, potendo lui remediarle et assolverle; interdice /y*la gente dalli sacramenti et non si cura accomodarle potendo, ma li dice: Andate � Roma,�vero: Aspetto risposta da Roma. Ad altri,che sono intricati ^per cosa di matrimonio,potendo darli rimedio li man da � Roma, et cos� lascia l'anime illaqueate ne i peccati,senza cu rarsene; et per� sparlano di lui et passano � cose gravi di dispre.^gio, et la gente sta desperata,non havendo qua dove far ricorso, et pu� succedere un tempo qualche grave cosa cantra il vescovo con la facilit� che si tiene delli Turchi. Di queste e cose simili ne succedono molte alla giornata et cossi la povera citt� sta in gra vissima confusione per il suo prelato. Cossi noi stiamo afflitti perch� cerca turbaci nelle cose nos tre. Ha minacciato di voler interdirci la chiesa; ha detto che lui stesso voleva venire � discacciar il nostro predicatore dal pulpito per non so che scommunicato che venne alla predica, et pur noi l'havemo mandato via,havendo ordinato c�si lui; et dubitarne,per esser -^huomo stravagante che non succeda un giorno qualche grave disordine con noi; perche,se ne interdice la chiesa nostra, bisogner� aspetta re un anno fin che venga resposta da Roma, come usa far con li al^-