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quei denari, che ho mandato altre volte. La terza, che saria piu utile à lui, et piu grato à me, che mandasse qua solo il primo delli tre putti, con V.S. et li due altri due li mandasse con il suo Romitello à Perugia alle schuole di grammatica de Padri Giesuiti, perché in Roma si fa poco profitto à queste schuole basse per la grande moltitudine de scholari, et à Perugia suono buoni mastri, et molto meno numero di scholari. A me saria carissimo non haver tanti putti, ma il più grande solo, il quale vorrei far studiar filosofia, et farlo diventar'huomo per poter mandarlo à Turino fra due anni, come è obligato, et io stesso in poco tempo vorrei pulirgli lo stilo della lingua latina. Ho voluto scrivervi questo, a ciò vi piaggia persuadere à mio fratello, che non è bene, che si faccia qua tanta mostra di Nepoti, et che il mio consiglio è utile per lui, perché cosi haverà la sua provisione intiera, et l'intento suo di ritenere il Romitello.
Con questo gli prego da Dio ogni prosperità. Di Roma li 4 di Ottobre 1614.
Di V.S.
Zio aff.mo
Il Card. Bellarmino.
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Al m.to ill.re et M.to R.do Sig.or Angelo della Ciaia
di S.to Benedetto di Capua
Montepulciano.
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Beatissimo Padre
Antonio Maria della Ciaia Commendatore di S.to Donnino fa intendere con ogni humiltà alla Santità Vostra, come molti anni sono, nella chiesa di S.to Thomaso Cantuariense che appartiene alla sua commanda, vi era indulgenza plenaria per il secondo giorno di Natale ma da molti anni in qua non vi è più. Però supplica reverentemente, che gli piaccia concederla di nuovo per il primo, ò secondo giorno di Natale à tutti quelli,che confessati devotamente si communicaranno, pregando la Maestà di Dio per la santa chiesa catholica, per la conversione delli heretici, et altri bisogni, che parerà di aggiognere