Sant'Agata, 9 mai 1614. L'évêque de Sat'Agata à Bellarmin
Credo che V.S.Ill/ma tenghi memoria d'un servitor suo molto divoto,
don Bernardo Gaudino mio diocesano sacerdote hoggi et di santi
costumi, per iq uali è da me molto amato, onde fui mosso a conferigli,
come scrissi à V.S. Ill/ma nel mio ritorno di dicembre 1612, la
dignità del tesaurato in questa cathedrale, alla quale è unita la
cura d'anime; e perché il suo confessore è lettore di theologia, o
che è un padre maestro Antonio Palombo della Compania, mi disse
che per un anno bisognava che continuasse in Napoli lo studio di
theologia, me ne contentai, considerando la brevità del tempo e la
qualità della persona e scrissi anche in Roma per impetrargli la
licentia. Hor'anche
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