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Ill.mo et R.mo Signore padrone colmō.
Già haveva inviato à V.S. Ill.ma R.ma la scattola di cristalli, di cui le scrisse; e se bene m'era molto ben nota la candidezza e l'integrità della sua conscienza, ad ogni modo, per esser questa una minima cosa, mi presi sicurtà con la picciolezza di lei di mostrarle in parte la grandezza dell'osservanza e riverenza ch'io conservo sempre verso l'ill.ma sua persona; che però humilmente la riprego à non la recusare, acciò non dii segno à me di recusare insieme il patrocinio, ch'io stimo per sua somma bontà tenga di me. Con la stessa confidenza supplicola à farmi gratia d'una scattola di cere sante, delle quali ne sono instantemente richiesto da persone devote, e volendomene favorire, potrassi inviare à Venetia, ove mi troverò doppo Pasca, e gli ne resterò obligatissimo. E qui facendole humile riverenza pregola da N. S. vero accrescimento di gloria.
Ferrara li 26 febraro 1614.
Di V. Ill.ma et Rev.ma
Humilissimo servitore
Fr. Giovanni Chrisostomo Gabiano, o.p.
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Autograph draft reply (on fol. 263v):
Si risponda che è comparsa la cassetta di vetri mandata da S. R. et perche non era cosa si piccola come lei diceva, io non ho potuto con buona conscienza pigliarla; ma ne habbiamo dato conto al Vicario generale dell'ordine!, et esso li ha cavati di dogana per disporne come conviene; et secondo la bolla toccano al monasterio dove V. R. habita, ò dove ha fatto professione.