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Molto ill.<sup>re</sup> Sig.<sup>ore</sup> Cugino. Della lite non ho che dire, se non che mi maraviglio che ambedue le parti si lamentano che la parte contraria cerchi la dilatione. Il canonico Maffei par che sia disgratiato, poi che la sua causa fu prima impedita, perche le lettere di qua non arrivorno quando dovevano, et poi per la partita del Vicario. Intendo però, che sempre è andato in chiesa, et non ha perso niente, se non che sta con sicurità di representarsi. Di nuovo ho pregato il Sig.<sup>or</sup> Ugo, che lo faccia spedire. Ne occorrendomi altro, prego da Dio à V. S. et tutta la sua fameglia ogni prosperità. Di Roma li 10 di Agosto 1613.<br>
 
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Cugino aff.<sup>mo</sup> per servirla<br>
 
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Molto ill.re Sig.ore Cugino. Della lite non ho che dire, se non che mi maraviglio che ambedue le parti si lamentano che la parte contraria cerchi la dilatione. Il canonico Maffei par che sia disgratiato, poi che la sua causa fu prima impedita, perche le lettere di qua non arrivorno quando dovevano, et poi per la partita del Vicario. Intendo però, che sempre è andato in chiesa, et non ha perso niente, se non che sta con sicurità di representarsi. Di nuovo ho pregato il Sig.or Ugo, che lo faccia spedire. Ne occorrendomi altro, prego da Dio à V. S. et tutta la sua fameglia ogni prosperità. Di Roma li 10 di Agosto 1613.
Di V. S. m.to ill.re
Cugino aff.mo per servirla
Il Card. Bellarmino.