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Rome,15 d�e.1612. Bellarmin � Antoine Cervini.

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^ Molto 111^^ Sig.^o^r Cugino. Ho visto quanto V.S. mi scrive, et mi duole questa lite fra parenti cosi stretti non potersi teror minare cosi presto, come io vorrei. Il Sig Alessandro mi haveva proposto in nome anco del Sig�^ Francesco,suo fratello, che desi-

^^derariano per fuggir le spese, che si facesse un compromesso in uno � due dottori di costi, i qunli giudicassero,se la sentenza, che ha V.S. data in Firenze dal consiglio, si possa rivedere,� no, et che quando il giudice � giudici compromissarii dichino non ci esser ragione per^ domandar la revisione, che non domandaranno re- /V visione, ma l'accettaranno come sta. Io gl'ho risposto,che il com promesso gi� si � fatto,prima che si desse la sentenza, in messer Lelio Mancini et ms.Marcello Lorenzini, et secondo il giuditio lo ro si � data la sentenza onde non pare necessario altro compro messo. Esso replica,et allega molte ragioni, per le quali gli par /^^ragionevole questo secondo compromesso. Ho voluto significarlo � V.S. non per essortarlo ad accettar lo, ma perche lo sappia et ci pensi, et poi faccia quello che gli piace. Con che gli prego da Dio ogni prosperit�. Di Roma li 15 di

Decembre 1612. Di V.S. m^� ill^^ Cugino aff^� Il Card.Bellarmino.

Mss. Cervini 53 fol.79. Origin. autogr.