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Rome,18 aprii 1611. Bellarm�nus nepmt� Angelo della Ciaia. 1053ter
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Ill.e e m.o Rev. Sign. Nipote Amatissimo. Poiche V.S. doverà trattenersi costì per tutta questa estate, ho pensato che visiti cotesta Chiesa e diocesi, e che anco supplischi nell'offitio e carico di vicario, sin tanto che prevedere d'altra persona; e accio possi essercitare l'uno e l'altro carico, se gli da da me tutta l'autorità che io poss in virtù [della potestà] concessami da N.S. sopra la cura di cotesta chiesa; Si compiaccia però d'accettare volentieri l'uno e l'altro Offitio et essercitarlo come l'essorto a fare con quella vigilanza e prudenza che spero, sin tanto che da me si farà provisione d'altra persona, et havendo io dato conto di tutto ciò a cotesto clero e capitalo, acciò accettino V.S. nel modo che si deve nell'uno e l'altro carico, e questa gli serva pro patente. Non gli soggiungo altro solo che dal Sig.re gli prego ogni vero bene. Di Roma il dì 18 d'aprile 1611.<lb/>
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[della potest�]
 
 
 
che io poss
 
 
 
in virt� concessami da N.S. sopra la cura di cotes-
 
 
 
ta chiesa; Si compiaccia per� d'accettare volentieri l'uno e l'altro
 
 
 
Offitio et essercitarlo come l'essorto a fare con quella vigilanza
 
 
 
e prudenza che spero, sin tanto che da me si far� provisione d'altra
 
 
 
persona, et havendo io dato conto di tutto ci� a cotesto clero e ca
 
 
 
pitalo, acci� accettino V.S. nel modo che si deve nell'uno e l'altro
 
 
 
carico, e questa gli serva pr� patente. Non gli soggiungo altro solo
 
 
 
che dal Sig/re gli prego ogni vero bene. Di Roma il d� 18 d'aprile
 
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di V.S. 111. e m Rev.
 
 
 
Zio amorevolissimo
 
 
 
Il Card.'Bellarmino.
 
 
 
Montepulciano,Archiv.episcop. Docum.proc.beatif.
 
 
 
 
 
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Ill.e e m.o Rev. Sign. Nipote Amatissimo. Poiche V.S. doverà trattenersi costì per tutta questa estate, ho pensato che visiti cotesta Chiesa e diocesi, e che anco supplischi nell'offitio e carico di vicario, sin tanto che prevedere d'altra persona; e accio possi essercitare l'uno e l'altro carico, se gli da da me tutta l'autorità che io poss in virtù [della potestà] concessami da N.S. sopra la cura di cotesta chiesa; Si compiaccia però d'accettare volentieri l'uno e l'altro Offitio et essercitarlo come l'essorto a fare con quella vigilanza e prudenza che spero, sin tanto che da me si farà provisione d'altra persona, et havendo io dato conto di tutto ciò a cotesto clero e capitalo, acciò accettino V.S. nel modo che si deve nell'uno e l'altro carico, e questa gli serva pro patente. Non gli soggiungo altro solo che dal Sig.re gli prego ogni vero bene. Di Roma il dì 18 d'aprile 1611.
di V.S. Ill. e m Rev.
Zio amorevolissimo
Il Card. Bellarmino.