Page:EBC 1611 04 16 1051.pdf/1

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Molto R.do Padre.[1] Ho tardato di rispondere a V.R. perche la sua mi fu data ne giorni santi,[2] ne quali non ci era commodità di trattare con N.S. Ho poi trattato con la Sta sua, la quale desiderava che li religiosi caduti in scommunica per non haver rivelato, fussero asc en tanti pur che rivelassero. Ma dicendogli io che questo era troppo [3] et che forse non si sariano potuti condurre a farlo, alla fine si contento la Sta sua di condescendere all'infirmità humana, et per mezo di questa mia lettera da autorità alli per questa volta sola alli confessori ordinarii di potere assolvere dellida tutti li peccati et scommunica riservata a qualsivoglia superioreincorso per R. translato, et dispensare nell'irregularità incorso, per haver celebrare essendi scommunicati et questo che non siano obligati a rivelare le cose passate; et tutto questo, in foro conscientiae tantum, et una volta sola, et quanto al passato, purche per l'avenire osservino gl'ordini della religione. Con questo mi raccomando alle sante orationi di V.R. Da Roma li 16 d'Aprile 1611.[4]

  1. After checking the text of this letter with the original manuscript in ARSI, Opp. NN. 241, fol. 115r-v, some edits have been made to the transcription by Tromp-Le Bachelet.
  2. Easter Sunday fell on 3 April in 1611.
  3. These gaps occur in the MS where the page has vanished.
  4. I read 16, where the original editors read 11; 11 seems unlikely given the note on Index:EBC 1611 03 16 1045.pdf and comparison with the 11 written there.